Wall Street chiude vicino ai minimi - Affaritaliani.it

Finanza

Wall Street chiude vicino ai minimi

Nonostante la continuazione del rimbalzo del greggio, gli indici ieri a Wall Street hanno chiuso la seduta vicino ai minimi intraday. I listini erano riusciti a virare in rialzo ignorando l'effetto freno di titoli come Apple e Boeing, puniti da conti deludenti, ma poi hanno cambiato direzione accelerando al ribasso non appena la Federal Reserve ha concluso la sua riunione lasciando come previsto i tassi allo 0,25-0,50% ma dicendo che "monitora da vicino gli sviluppi economici e finanziari globali valutando le loro implicazioni per il mercato del lavoro e per l'inflazione" e per le prospettive di crescita dell'economia Usa, che alla fine del 2015 "ha rallentato". Il fatto che la banca centrale Usa abbia riconosciuto le forti tensioni osservate nel mondo e nei mercati finanziari da inizio anno rende piu' cupe le prospettive per la crescita economica globale. La Fed ha ribadito che in materia di tassi le sue decisioni restano legate ai dati macroeconomici. Forse il mercato si aspettava toni piu' "dovish" dall'istituto centrale, che il mese scorso aveva optato per la prima stretta dal giugno 2006 e che di fatto ha lasciato aperta la porta a un'altra stretta a marzo. Su questo fronte le probabilita' sono pero' scese al 28% dal 34% precedente al termine del meeting della Fed. Erano al 52% un mese fa. Arrivato a cedere quasi 290 punti, il Dow Jones ne ha persi 222,77, l'1,38%, a quota 15.944,46. L'S&P 500 ha registrato un calo di 20,68 punti, l'1,09%, a quota 1.882,95. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno 99,51 punti, il 2,18%, a quota 4.468,17. Il petrolio al Nymex e' salito per il secondo giorno di fila: il contratto a marzo ha guadagnato il 2,7% a 32,3 dollari al barile (massimi di due settimane) nonostante scorte settimanali Usa cresciute piu' del previsto. A fare da traino sono state le speranze per un taglio della produzione con voci di discussioni tra la Russia e l'Opec.