Affari Europei
Clausola migranti, slitta la decisione Ue. “E comunque sarà limitata nel tempo”

La valutazione della Commissione europea sull'impatto che i costi affrontati dall'Italia per l'emergenza immigrazione possono avere sui conti pubblici verranno fatte più avanti. Ad annunciarlo è lo stesso commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici: "Oggi presentiamo le previsioni economiche" d'autunno, mentre le opinioni sui bilanci nazionali saranno rese note "entro una quindicina di giorni".
In particolare, secondo quanto riferiscono fonti comunitarie, la data della pubblicazione dovrebbe essere fissata per il 16 novembre. "Il presidente Jean-Claude Juncker”, ha aggiunto Moscovici, “ha spiegato chiaramente, una settimana fa al Parlamento europeo di Strasburgo, come la Commissione intende procedere riguardo alla flessibilità".
All'Italia quest'anno potrebbe essere concesso uno sforamento di uno 0,2% di Pil per le spese che ha dovuto affrontare nella gestione dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa. Ma queste spese, fanno sapere da Bruxelles, dovranno essere documentate. Insomma, niente flessibilità in bianco. Perché il concetto su cui si basano le due deroghe, quella per gli investimenti e le riforme, è che il Paese stia affrontando un periodo straordinario.
Senza contare poi che la clausola migranti varrà solamente per quest'anno. L'idea è semplice: una volta che il sistema di redistribuzione interno all'Unione europea sarà operativo e che gli hot-spot saranno in funzione, i Paesi di primo approdo non avranno 'spese eccezionali' da affrontare. Tutto sarà previsto e dunque messo a bilancio.