Draghi, Valli (M5S) ad Affari: “La crisi non finirà. É l'euro il problema” - Affaritaliani.it

Affari Europei

Draghi, Valli (M5S) ad Affari: “La crisi non finirà. É l'euro il problema”

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani

Onorevole Valli, Draghi ha parlato oggi davanti alla commissione Affari economici del Parlamento europeo, di cui lei fa parte. Soddisfatto delle sue parole?
“Assolutamente no. Draghi non ha fatto altro che difendere l'ortodossia della Bce e le sue politiche fallimentari. Secondo Draghi la crisi é attribuibile al rallentamento dei Paesi emergenti, ma é l'euro la causa dei veri mali dell'Europa”.

É un dato di fatto però che l'economia mondiale sta rallentando...
“Questo é innegabile, ma l'Europa era in crisi già da prima e prima o poi sarebbe ripiombata nel baratro. Noi risentiamo della crisi economica più degli altri perché abbiamo un sistema economico incompleto e insostenibile”.

In che senso 'incompleto'?
“Siamo entri in una unione economica e monetaria con troppe differenze fiscali ed economiche tra Stati. Non é sostenibile per i Paesi mediterranei. É assurdo coniare una moneta unica per poi costringere gli altri ad adeguarsi al modello tedesco.

Bisogna ripensare il sistema dell'euro?
“Assolutamente sì. É chiaro che in questi anni non si é riuscito a concepire un sistema che sia solidale e corretto. Questo é un sistema disegnato a vantaggio della Germania e la Commissione usa i guanti di velluto con Berlino. Nessuno ha sanzionato il loro surplus commerciale, che pure é un elemento di squilibrio”.

In che modo si sarebbe dovuti intervenire?
“Aumentando i salari dei lavoratori tedeschi in modo da rimettere in circolo il denaro. Oppure facendo investimenti pubblici o effettuando conferimenti netti al resto dell'area europea che ha un deficit nella bilancia dei pagamenti. In un sistema solidale si fa cosi. Ma ogni riforma a noi favorevole ha il veto della Germania.

Cosa succederà nei prossimi mesi?
“La crisi continuerà a colpire l'Europa. Da Bruxelles e dalla Bce ci saranno pressioni sulle banche e sul sistema Paese. Potrebbe esserci allora una stretta sui conti pubblici, magari con la creazione di un ministro del Tesoro europeo che a quel punto imporrà rigidamente le regole di bilancio commissariandoci del tutto”.

La vostra soluzione?
“Uscire dall'euro, riappropriarci della politica economica. Ci sarà un sacrificio iniziale, ma poi l'economia si riprenderebbe”.

Draghi ha detto che le regole del bail-in non vanno modificate, come chiesto da molti, compreso Visco. Bruxelles ha sottolineato come siano regole votate anche dal governo italiano. É d'accordo?
“Queste norme fanno ricadere i costi dei salvataggi delle banche sul risparmio privato, uno dei pochi parametri su cui l'Italia era forte. Noi crediamo che sia la Bce a dover dare garanzie, non i risparmiatori”.

Il governo ha delle colpe da questo punto di vista?
“C'é del provincialismo da parte dell'Italia nella gestione dei dossier europei. Il Pd vuole partecipare alla costruzione di questa Europa però poi non prende palla a Bruxelles. Si fanno sempre mettere i piedi in testa da tutti, votando provvedimenti buoni per gli altri Paesi”.