Elezioni Uk, rebus alleanze per May: Libdem e Dup - Affaritaliani.it

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Elezioni Uk, rebus alleanze per May: Libdem e Dup

Il partito conservatore non ha la maggioranza a Westminster. Rebus alleanze di governo. E alcuni colleghi di partito chiedono la testa di May

Theresa May ha perso e lo ha fatto sonoramente. Mentre gli ultimi seggi devono ancora essere assegnati i risultati delle urne parlano chiaro: i Conservatori si attestano sui 315 seggi, seguono i Laburisti, con 261. Più indietro lo Scottish National Party con 35 poltrone e poi i Liberaldemocratici, con 12 e i Nord irlandesi unionisti con 10 seggi.

Rebus alleanze per May

In questo scenario é chiaro che i Tory non possono governare da soli visto che la maggioranza a Westminster si raggiunge con 326 seggi, mentre avendo perso 12 poltrone il partito guidato da Theresa May non é più autosufficiente. Bisogna allora guardare alle alleanze. Escludendo i Laburisti di Jeremy Corbyn, acerrimi nemici e estensori di un programma diametralmente opposto a quello conservatore, rimangono gli scozzesi, i nord irlandesi e i liberaldemocratici. Non pervenuti invece gli euroscettici dell'Ukip che rimangono fuori dal parlamento.

Scelta privilegiata, i Liberaldemocratici

A guardare a Tim Farron é un po' tutto il partito conservatore. I Liberaldemocratici sono quelli più affini al sentire comune dei Tory. Hanno una agenda liberale, anche se meno improntata sull'austerity rispetto a quella conservatorie. Sono per il libero mercato e, nota dolente, a favore dell'Unione europea. E' questo il cruccio piú grande per Theresa May che aveva indetto queste elezioni per avere una solida maggioranza a Westminster e poter portare avanti trattative dure con Bruxelles.

Trema la poltrona di Theresa May

E infatti il flop alle elezioni ha fatto sollevare il suo stesso partito. Il primo a consumare la vendetta e' l'ex cancelliere dello Scacchiere e fedelissimo di David Cameron, George Osborne, defenestrato dall'attuale premier e direttore al momento del London Evening Standard: "May si dovrebbe dimettere" se gli exit poll si riveleranno accurati. "Se avrà fatto peggio di due anni fa (Cameron conquisto' 330 seggi su 650) e non sara' in grado di formare in governo allora dubito che sopravviverà nel lungo periodo come leader del partito Conservatore".

May apre a Scozzesi e Nord Irlandesi

Le altre due opzioni sono il Partito unionista nord irlandese e lo Scottish national party. In entrambi casi, ma soprattutto nella seconda ipotesi, la coalizione di governo avrebbe una forte impronta localista. E l'esecutivo sarebbe costretto a guardare con piú attenzione alle autonomie locali. Per il partito guidato da Nicola Sturgeon poi, un possibile ingresso al governo sarebbe sicuramente legato alla richiesta di un referendum sulla permanenza della Scozia nell'Uk.

L'instabilità non piace ai mercati: crolla la sterlina

Una cosa é certa, l'instabilità politica che sta vivendo il Regno Unito non piace affatto ai mercati che infatti sono in fibrillazione. La sterlina é crollata giá dopo che i primi exit poll hanno mostrato una possibile non governabilità monocolore. E i malumori all'interno del mondo finanziario sono continuati con lo spoglio delle singole circoscrizioni.