Francia, Repubblicani in coma irreversibile. Si dimette il leader Wauquiez
Doveva essere l'uomo della riscossa, e invece i Républicains sono crollati ancora di più nell'anonimato
Francia: dopo la sconfitta alle europee, lascia il presidente dei Republicains
n Francia nuovo terremoto nei Républicains, la destra moderata in crisi dopo la sonora sconfitta (appena l'8,8%) alle europee: Laurent Wauquiez ha annunciato che lascia la presidenza del partito per non essere da "ostacolo" alla ricostruzione. "Le vittorie sono collettive, le vittorie sono solitarie", ha detto al tg di Tf1, aggiungendo di volersi prendere le sue "responsabilita'". Eletto alla guida del partito nel dicembre 2017, con le sue dimissioni Wauquiez aggiunge un nuovo capitolo alla movimentata storia politica del partito (da ultimo l'emorragia di diversi dirigenti politici, a cominciare dal premier Edouard Philippe, verso il partito di Emmanuel Macron).
Wauquiez doveva essere l'uomo della riscossa, e invece i Républicains sono crollati ancora di più nell'anonimato
Originario della regione Auvergne-Rhone-Alpes, ex ministro durante il quinquennio di Nicolas Sarkozy, l'ex deputato dell'Alta Loira ed ex sindaco di Puy-en-Velay, il 44enne Wauquiez era molto criticato per una gestione del partito ritenuta verticistica. La sua immagine aveva subito un brutto colpo quando, nel 2018, erano affiorate le sue critiche verso diversi uomini politici, registrate a sua insaputa durante un incontro con studenti a Lione. A fine gennaio, aveva scelto di nominare, nel pressocche' generale scetticismo, Francois-Xavier Bellamy, un insegnante di filosofia 33enne, capolista di LR alle elezioni europee. Dopo la pesante sconfitta di domenica scorsa, Wauquiezaveva annunciato l'intenzione di organizzare "Stati Generali" per "rimettere le cose a posto"; ma evidentemente non e' stato ritenuto sufficiente.
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