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Affari Europei
Germania, la maggioranza vuole ancora Merkel. Scandalo fondi neri per l'Afd

Germania: la maggioranza degli elettori vuole che la Merkel resti cancelliera

A sorpresa la maggioranza dei tedeschi vuole che Angela Merkel resti cancelliera fino alla fine del mandato. Secondo un sondaggio Deutschlandtrend-Infratest per conto dell'emittente pubblica Ard e del quotidiano Die Welt, il 56% degli interpellati e' favorevole alla prospettiva che Merkel continui a guidare il governo fino alle prossime elezioni federali, fra tre anni: e' un risultato superiore di 7 punti percentuali rispetto al gennaio scorso. Il 41% ritiene invece che dovrebbe lasciare il campo prima. Esaminando il dato suddiviso tra gli elettori dei diversi partiti, e' il 77% degli elettori Cdu/Csu a volere che la cancelliera resti al suo posto. Ma e' da notare che anche il 62% dei Verdi ha la stessa speranza, e persino coloro che votano Spd e la Linke la pensano allo stesso (rispettivamente il 51% e il 59%). A chiedere un rapido avvicendamento in cancelleria sono invece i sostenitori della Fdp e dell'Afd, il partito dell'ultradestra, per il 61% e per l'83%. Per quello che riguarda il tema della successione di Angela Merkel alla guida della Cdu, il 43% del totale degli interpellati e il 46% degli elettori cristiano-democratici si esprimono a favore di Annegret Kramp-Karrenbauer, peraltro considerata la "delfina" della cancelliera, mentre lo sfidante Friedrich Merz raccoglie il 32% dei consensi. Si ferma al 10% il consenso per l'attuale ministro alla Sanita' Jens Spahn. In compenso, il 73% degli interpellati e' favorevole alle dimissioni del ministro degli Interni Horst Seehofer. Sono d'accordo gli elettori di quasi tutti i partiti, eccezion fatta per quelli dell'Afd, dove un suo passo indietro e' richiesto solo dal 36%. Sulla performance dei partiti nel loro complesso, continua il boom dei Verdi al 23% dei consensi (sei punti in piu' rispetto al mese scorso), i quali con questo risultato si posizionano a soli tre punti di distanza dalla Cdu/Csu di Frau Merkel. La Spd e' ferma al risultato peggiore della propria storia, ossia al 14%, che e' la stessa percentuale raggiunta dall'ultradestra dell'Afd. La Linke perde un punto al 9%, i liberali dell'Fpd lasciano sul terreno due punti fermandosi all'8% dei consensi.

Germania: scandalo fondi neri Afd, versamenti anche da Olanda

Nel frattempo lo scandalo dei presunti fondi illeciti fluiti nelle casse dell'Afd cresce di giorno in giorno. Dopo la rivelazione di versamenti per complessivi 132 mila euro provenienti da una azienda farmaceutica svizzera per conto di un donatore a tutt'oggi anonimo, emerge adesso che altri 150 mila euro sono entrati lo scorso febbraio nei conti correnti del partito dell'ultradestra, provenienti questa volta dall'Olanda (e non dal Belgio, come era emerso erroneamente in un primo momento). Il destinatario e' lo stesso: l'unione circoscrizionale dell'Afd del Lago di Costanza, quella a cui appartiene la capogruppo della formazione nazional-populista, Alice Weidel. Il partito da parte sua conferma l'esistenza di questo ulteriore versamento, ma afferma che la somma alla fine non sarebbe stata accettata e interamente restituita. Nella fattispecie - come rivelato da Sueddeutsche Zeitung, Ndr e Wdr - il 13 febbraio scorso una fondazione denominata "Identita' Europa" ha versato su un conto della Cassa di Risparmio del Lago di Costanza 150 mila euro. A quanto sostiene l'Afd nazionale, dato che in quel momento "non era possibile verificare l'identita' del donatore ne' la motivazione del versamento, il partito decise di non accettare la somma". E sarebbe per questo, afferma sempre il partito, che il Bundestag non era stato informato del trasferimento. Va detto che la restituzione dell'intera somma sarebbe avvenuta ben piu' tardi, ossia il 9 maggio. Una conferma intanto arriva anche dai Paesi Bassi: come riferisce il quotidiano olandese Nrc Handelsblad, la fondazione "Identita' Europa" ammette di aver in effetti trasferito 150 mila euro all'Afd del Lago di Costanza. La fondazione fu istituita dai fratelli Charles e Floris Berkhout nel 2015 con l'intento di "segnalare e osservare le minacce e i cambiamenti" dell'identita' del continente. Floris Berkhout ha riferito al giornale di esser stato lui a decidere il versamento, ma anche affermato di essersi sorpreso quando la somma e' stata restituita. La stessa Afd aveva parlato in un primo momento di una "fondazione probabilmente belga".

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