Affari Europei
Gli italiani bocciano Renzi in Europa. Per l'82% non abbiamo influenza in Ue

I dati che emergono dall'ultimo sondaggio di Tecnè per la Cgil sul rapporto tra italiani ed Unione europea rivela un sentimento contrastante che nasconde una confusione generale di cos'è e come funziona l'Unione europea. Basta guardare alle percentuali per capirlo.
In Italia il 69,7% degli intervistati non ha fiducia nelle Istituzioni europee, ma anche quelle nazionali non navigano in buon acque, anzi: solo il 13,8% confida nei palazzi romani. Tuttavia per il 69,9% degli italiani la cosa migliore per l'Italia è rimanere nell'Unione, con picchi del 73,1% nel produttivo nor-est italiano.
Anche sull'euro gli italiani hanno le idee chiare visto che il 64,2% vuole continuare a pagare caffè e bollette con la moneta unica. Solo nel Sud Italia rimpiangono la vecchia lira, visto che il 51,1% preferirebbe dire addio alla Bce.
In generale per gli italiani stare nell'Ue è vantaggioso (lo pensano il 55% degli intervistati), ma non si sa bene per che cosa visto che solo il 16,1% ritiene che il suo standard di vita sia migliorato grazie all'Unione. Non c'è dunque alcuna percezione di tutti i passi avanti fatti in settori come la sicurezza alimentare, il commercio, i diritti dei consumatori e la protezione ambientale.
Altri dati danno di che pensare, soprattutto a Matteo Renzi, visto che solo il 17,9% pensa che l'Italia abbia una qualche influenza a livello Ue. Mentre solo il 30% ha fiducia nel Parlamento europeo, proprio quell'organo, l'unico, eletto direttamente dal popolo europeo e che dovrebbe rappresentare la legittimazione popolare delle decisioni prese a Bruxelles. Poco più su la Bce, con il 32,2%, a pari merito con la Commissione.
