Affari Europei
Immigrati, un milione di nuovi cittadini Ue nel 2013

Africani, latinoamericani, asiatici. Nel 2013 un milione di immigrati sono diventati nuovi cittadini europei. Una cifra record. Quasi la metà sono diventati 'spagnoli', Italia in coda alla classifica insieme alla Germania. Esattamente sono stati 985mila, tra africani, latinoamericani e asiatici, a essere diventati europei a tutti gli effetti nel corso del 2013, facendo registrare un balzo del 20% (circa 163mila in più) rispetto all'anno precedente.
Il primo gruppo di immigrati ad essere diventato italiano, come rende noto Eurostat, è quello del Marocco (25% di tutti i regolarizzati in Italia), quindi gli albanesi (13,6%) e gli indiani (4,8%). Secondo i dati dell'istituto di statistica europeo, gli immigrati marocchini sono i più 'naturalizzati' non solo in Italia, ma in tutta l'Unione europea, con 86mila regolari. La loro prima scelta è stata la Spagna (35%), quindi l'Italia (29%) e la Francia (19%).
Secondo Paese con più immigrati naturalizzati nell'Ue, la lontana India, con 48mila persone: il 75% di loro è diventato suddito di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra, poi l'Italia con il 10% e l'Irlanda con il 6%. Terzo Paese extraeuropeo per regolarizzazioni, la Turchia, con 46mila emigrati naturalizzati in Ue. Il 60% di loro è diventato cittadino tedesco, il 12% francese, il 9% di vivere nel Regno Unito. Quindi gli immigrati colombiani (42mila), quasi tutti in Spagna (92%) e i 41mila albanesi, divisi per due terzi in Grecia e un terzo in Italia.
Nella classifica dei Paesi Ue con il più alto tasso di 'naturalizzazione' sulla base della popolazione straniera già presente, sempre nel 2013, in testa c'è la Svezia (7,6 cittadini regolarizzati su 100 immigrati), l'Ungheria (6,5) e il Portogallo (5,9). In coda, in questa classifica la Francia (2,4), Italia (2,3) e Germania (1,5). Infine, in termini assoluti, quasi la metà dei 'regolarizzati', cioè nuovi europei, sono diventati spagnoli (225mila persone, pari al 23%) e inglesi (207mila, cioè il 21%).