Affari Europei
Immigrati, via libera Ue alla missione navale nel Mediterraneo

I Ventotto hanno approvato il lancio della missione navale Ue contro il traffico di migranti nel Mediterraneo. Il via libera è stato dato dai rappresentanti diplomatici dei Paesi dell'Unione nella riunione preparatoria del Consiglio Esteri di lunedì a Lussemburgo. Saranno gli stessi ministri degli Esteri a varare formalmente la missione nel corso della riunione di lunedì, senza ulteriori discussioni.
Ora è il momento di definire quali mezzi saranno messi in campo per sorvegliare le coste della Libia. Già molti paesi si sono detti disponibili a fornire mezzi e uomini. L'Italia dovrebbe guidare tutta la missione, mentre anche Stati non europei hanno dichiarato di voler prendere parte allo sforzo internazionale. Tra di loro ci sono l'Egitto, uno dei player principali della regione, e la Tunisia, che dopo l'attacco al museo del Bardo ha alzato ancora di più il livello di attenzione nei confronti della vicina Libia.
Non bisogna però farsi prendere da facili entusiasmi. Il via libera che verrà dato lunedì riguarda solo la fase uno del più ampio progetto definito dall'Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini. Il monitoraggio cioè delle coste libiche e un lavoro di intelligence per capire da dove partono i barconi e quali sono i soggetti coinvolti nel traffico di essere umani.
La fase successiva prevede l'individuazione e l'eliminazione delle imbarcazioni degli scafisti in acque internazionali. Ma sarà necessario avere un nuovo voto del Consiglio per passare dal punto uno al punto due, mentre per il punto tre servirà invece un voto dell'Onu. L'ultimo step infatti prevede interventi militari diretti di Stati europei sul territorio libico. Una misura che, senza l'avvallo della comunità internazionale, equivale ad una dichiarazione di guerra.
