Incidenti stradali, per l'Ue costi sociali da 100 miliardi - Affaritaliani.it

Affari Europei

Incidenti stradali, per l'Ue costi sociali da 100 miliardi

Nel 2015 ben 25 mila morti sulle strade europee

Nel 2015 sono morte sulle strade dell'Unione europea 26mila persone, come nel 2014, per una media di 51 decessi per milione di abitanti. Numeri che da una parte "confermano che le strade europee restano le piu' sicure al mondo", ma che dall'altra parte mostrano "un rallentamento nella riduzione delle vittime" rendendo necessari "maggiori sforzi" per mettere le strade dell'Ue ancora piu' in sicurezza. E' quanto emerge dai dati 2015 sulla sicurezza stradale pubblicati oggi dalla Commissione europea.

In termini percentuali l'Ue tra il 2014 e il 2015 ha visto aumentare dell'1% il numero delle vittime, pressoche' invariato in termini assoluto (da 51 a 51,5 morti per milione di abitante). Mentre spiccano le performance positive di Irlanda ed Estonia (in entrambi i Paesi le vittime si sono ridotte del 15%) e Lettonia (-11%), saltano agli occhi gli aumenti di Cipro (vittime cresciute del 27%, dalle 52 registrate nel 2014 alle 66 del 2015), Finlandia (+15%) e Croazia (+13%).

Aumenti degli incidenti mortali sopra la media Ue per Francia (+2%) e Germania (+3%). Nel complesso l'esecutivo comunitario vede miglioramenti sul medio termine: rispetto al 2010 lo scorso anno si sono contati 5.500 decessi in meno. Nell'ultimo trienni, pero', e' cambiato poco. Il numero di riduzione delle vittime tra il 2013 e il 2014 "e' stato prossimo allo zero", rileva lo studio, e i dati del 2015 "ripetono questo modello".

"Il costo sociale dei morti e dei feriti su strada e' di almeno 100 miliardi di euro". Lo ha detto il commissario europeo per i Trasporti, Violeta Bulc, presentando dati 2015 sulla sicurezza stradale pubblicati oggi dalla Commissione europea. Per costi sociali, ha spiegato Bulc, si intendono tutte le spese relative ad assistenza sanitaria, riabilitazione, riparazione dei danni materiali.

"La Commissione continuera' a lavorare per portare valore aggiunto", ma al tempo stesso, ha detto Bulc, gli Stati devono fare tutto il possibile per ridurre ancora di piu' il numero delle vittime di incidenti stradali. "Nell'ultimo decennio abbiamo ottenuto risultati notevoli nella riduzione delle morti su strada, ma l'attuale stagnazione e' allarmante". Per continuare a ridurre il numero delle vittime "occorre fare molto di piu'" e per questo motivo Bulc ha chiesto ai governi di "intensificare gli sforzi in termini di campagne informative".