Affari Europei
Anti Ue e anti immigrati, ecco chi è Martullo-Blocher, la Le Pen svizzera

Anti euro, anti Ue, anti immigrati. E figlia d'arte. Il curriculum potrebbe sembrare quello di una nota politica francese e invece è quello di Magdalena Martullo-Blocher, non a caso già ribattezzata "la Le Pen svizzera". Figlia dell'ex consigliere federale e leader zurighese del partito Christoph Blocher, Magdalena Martullo era in lizza per i democentristi nel Cantone Grigioni ed a spoglio completato ha ottenuto 18.901 voti ed è stata così eletta per la prima volta alla Camera dei deputati del Cantone.
La figlia dell'ex consigliere federale Christoph Blocher, che presiede il gruppo chimico Ems-Chemie - la principale impresa del cantone - aveva già fatto sapere che anche in caso di elezione avrebbe mantenuto la residenza nel Canton Zurigo. Ciò non si è quindi rivelato un handicap.
Un successo inatteso ma non troppo, visto il generale successo della destra populista alla tornata elettorale di questo weekend, arrivato dopo una campagna elettorale praticamente monotematica, tutta incentrata sull'emergenza profughi e l'antieuropeismo. La 'Le Pen svizzera' ha cavalcato meglio di altri l'argomento con una retorica molto forte sulla protezione delle frontiere svizzere ed è stata in grado di sottolineare tutti gli errori e tutte le contraddizioni della politica dell'Ue, insistendo molto sul tasto del rifiuto a Bruxelles.
Magdalena è stata dunque premiata alle urne per la sua abilità retorica ma hanno pesato anche la discendenza "nobile", visto che il padre ha sempre goduto di ottima considerazione tra gli svizzeri, e la sua capacità imprenditoriale. La guida del gruppo chimico Ems-Chemie, una realtà importante, è stato considerato un surplus per una candidata che è piaciuta a molti elettori di diversa provenienza sociale.
A ben vedere una differenza con l'omologa francese c'è. Diversamente da Marine Le Pen, che ha mosso i primi passi in politica già nel 1998, a circa 30 anni, la figlia di Blocher, a 46 anni, è una neofita della politica: tre figli e una carriera da industriale alle spalle, prima di lanciare la sua candidatura ad aprile non aveva mai ricoperto incarichi nel partito. E proprio questa è stata forse la sua carta vincente.