Affari Europei
Merkel ha deciso: stop alle trattative per l'adesione della Turchia all'Ue
Ue-Turchia: la Germania spingerà per una posizione più decisa verso Ankara al vertice di ottobre
Ue-Turchia: la Germania spingerà per una posizione più decisa verso Ankara al vertice di ottobre
La Germania fara' pressione affinche' l'Unione europea riconsideri la sua relazione con la Turchia (inclusa la possibilita' di porre fine ai negoziati di adesione) al vertice dei capi di stato e di governo Ue che si terra' il 19 e il 20 ottobre a Bruxelles. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco, Angela Merkel, parlando al Bundestag, secondo quanto riporta "Politico". "Sosterro' un'azione determinata sul punto", ha detto la Merkel, parlando in vista del vertice Ue di ottobre. Secondo il cancelliere tedesco, e' importante che l'Ue affronti in modo unito il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e non si mostri "divisa" sulla sua futura relazione con la Turchia di fronte agli occhi di quest'ultimo. Secondo la Merkel, infatti, un atteggiamento non unito "indebolirebbe fortemente la posizione dell'Ue". Lo scorso 3 settembre, in un dibattito televisivo in vista delle elezioni del 24 settembre, Merkel ha promesso di cercare di porre fine ai negoziati di adesione della Turchia all'Ue. Il contendente del Partito socialdemocratico tedesco (Spd), Martin Schulz, nel dibattito ha incalzato sul punto la Merkel, la quale ha ammesso che "e' chiaro che la Turchia non dovrebbe diventare un membro dell'Ue". Durante il dibattito televisivo, la Merkel si e' impegnata a discutere con gli altri leader Ue "una posizione comune", cosi' che "si possa mettere fine a questi negoziati di adesione". Schulz in precedenza aveva chiesto la fine dei negoziati.
Angela Merkel ha deciso: Erdogan resta fuori dall'Ue
I rapporti tra Germania e Turchia si sono deteriorati negli ultimi mesi in particolare dopo la decisione delle autorita' tedesche di impedire ad alcuni ministri turchi di tenere comizi elettorali nel paese europeo per il referendum costituzionale tenuto ad aprile scorso. Ankara accusa inoltre la Germania di dare ospitalita' a terroristi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e simpatizzanti del movimento facente capo al predicatore islamico Gulen. Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha accusato nei giorni scorsi l'omologo tedesco, Sigmar Gabriel, di "aver passato il segno" per aver affermato che Ankara non sara' mai un paese membro dell'Ue finche' il presidente Recep Tayyip Erdogan rimarra' al potere. Parlando ad una conferenza stampa a Varsavia con gli omologhi di Polonia e Romania, rispettivamente Witold Waszczykowski e Teodor Melescanu, il titolare della diplomazia turca ha detto che la Germania "deve stare attenta a come conduce la politica estera nei confronti della Turchia", sottolineando come "un approccio populista" non sia "la risposta giusta" ai problemi in corso tra i due paesi. In un'intervista pubblicata dal quotidiano "Bild" nell'ultima "puntata" della disputa con Ankara in corso ormai da diversi mesi. Gabriel ha fatto le sue ultime dichiarazioni contro la Turchia in un'intervista pubblicata dal quotidiano "Bild".
Scontro diplomatico tra Berlino e Ankara
"E' chiaro che in queste condizioni, la Turchia non diventera' mai un paese membro dell'Unione europea - ha detto Gabriel -. Non e' perche' non li vogliamo ma perche' il governo turco ed Erdogan si stanno allontanando da tutto cio' per cui l'Ue si batte". Mercoledi' 23 agosto, il ministro degli Affari europei turco, Omer Celik, aveva accusato Gabriel, di aver copiato "i razzisti e i militanti di estrema destra" nelle dichiarazioni fatte negli ultimi giorni. "Gabriel non fa dichiarazioni originali - aveva scritto Celik sul suo account Twitter -. Copia semplicemente l'estrema destra e i razzisti". Celik aveva aggiunto che gli attacchi "di razzisti, fascisti e nemici dell'Islam" alla Turchia o al presidente Erdogan "non significano nulla" per Ankara e aveva accusato Gabriel di voler sabotare i rapporti del paese con l'Ue. "Gli attacchi contro i nostri valori da parte di nemici dell'umanita' sono un orgoglio per noi - aveva sottolineato Celik -. Dimostrano che manteniamo vivi i nostri valori".
La fatwa di Erdogan sulla Merkel
Lo scorso 18 agosto il presidente turco Erdogan ha invitato invece i cittadini tedeschi di origine turca a non votare per il partito di Angela Merkel (i cristiano-democratici), il Partito socialdemocratico o quello dei Verdi alle prossime elezioni, perche' definiti "nemici della Turchia". La Merkel aveva definito le parole di Erdogan "assolutamente inaccettabili". Gabriel invece ha definito le osservazioni di Erdogan come "un'interferenza" negli affari del paese europeo, affermando che la Germania e il resto dell'Europa dovrebbero sostenere "la maggioranza democratica" dei turchi che non vogliono il presidente Erdogan. Gabriel ha anche accusato sostenitori di Erdogan di aver minacciato sua moglie. (segue) (Beb) NNNN