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Affari Europei
Migranti, guerra tra Italia e Ungheria.Orban mette in carcere tutti i profughi

Migranti: Ungheria, l'Italia continua a ricattarci

''L'Italia ci ha ricattati e continua a farlo facendo pressione politica su di noi e sul resto dei Paesi dell'Europa centro-orientale''. Lo ha detto il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, a Roma durante un incontro informale con alcuni media italiani, facendo riferimento alla ricollocazione dei migranti legata all'approvazione del bilancio Ue.

Guerra diplomatica tra Italia e Ungheria

''Il governo Renzi - ha sottolineato Kovacs - ci dava lezioni su come applicare regole e rispetto dei valori Ue''. Oggi, ha aggiunto il portavoce dell'esecutivo guidato da Viktor Orban riferendosi al duro scontro dei mesi passati tra Roma e Budapest in merito alla ricollocazione dei migranti e alla minaccia italiana di utilizzare il diritto di veto sull'approvazione dei bilanci Ue, ''le cose non sono cambiate. Le pressioni politiche proseguono. Ma questa non e' la strada giusta''.

Via libera alla detenzione dei migranti in Ungheria

Dopo il via libera di un paio di settimane fa, ora la misura diventa effettiva. In Ungheria si applica la detenzione sistematica per i migranti che giungono nel paese. La misura era stata soppressa nel 2013 per le pressioni dell'Unione europea e dell'alto Commissariato Onu per i rifugiati (UNHCR). La legge è stata adottata con 138 voti a favore, 6 contrari e 22 astenuti. La norma prevede che i migranti vengano collocati in "zone di transito" alle frontiere con la Serbia e la Croazia, dove saranno detenuti in attesa dell'esame della domanda di asilo.

Orban mette tutti i richiedenti asilo in detenzione sistematica

"Siamo in stato d'assedio - ha detto il premier ungherese, Viktor Orban -. La tempesta migratoria non è finita, si è soltanto provvisoriamente calmata". Budapest è decisamente contraria alla politica Ue di ricollocazione dei migranti nei diversi paesi dell'Unione e Orban ha definito l'immigrazione "un veleno" e "un cavallo di Troia per il terrorismo". Le nuove misure si applicheranno non soltanto a chi arrivera' prossimamente nel paese, ma anche a quanti gia' vi si trovano e che a febbraio risultavano essere 586. I migranti verranno alloggiati in container, che potranno lasciare soltanto se decideranno di fare ritorno al loro paese d'origine. Nel 2016 circa 30 mila migranti hanno fatto richiesta d'asilo dopo il loro arrivo in Ungheria. La maggior parte però ha proseguito il viaggio verso altri paesi europei e soltanto 425 hanno ottenuto asilo. L'Ungheria sta costruendo la seconda barriera anti-migranti alla frontiera con la Serbia, equipaggiata con telecamere di sorveglianza e rilevatori termici d'allarme. Dura la presa di posizione dell'UNHCR, secondo cui la nuova legge "viola gli obblighi dell'Ungheria di fronte alle leggi europee e internazionali. In pratica - si rileva - i richiedenti asilo, bambini compresi, saranno detenuti anche per lunghi periodi in container in campi presso la frontiera circondati dal filo spinato".

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