Migranti, lontano l'ok del Consiglio. Allarme su possibili nuove rotte - Affaritaliani.it

Affari Europei

Migranti, lontano l'ok del Consiglio. Allarme su possibili nuove rotte

E' necessario "essere estremamente vigili per quanto riguarda possibili nuove rotte per i migranti irregolari": l'allarme e' ribadito nel testo dell'ultima bozza di conclusioni del Consiglio europeo di giovedi' e venerdi' prossimo. Il capitolo sulla crisi dei profughi, in 4 paragrafi, si dilunga soprattutto sull'accordo con la Turchia dopo il vertice del 7 marzo scorso, ma affronta anche la questione delle rotte alternative a quella balcanica come conseguenza della chiusura di alcune frontiere.

"Il Consiglio europeo - si legge nel testo provvisorio - e' determinato a decidere ogni possibile misura che possa essere necessaria". "In questo contesto, la lotta contro i trafficanti ovunque e con ogni mezzo appropriato rimane centrale". Nella bozza delle conclusioni, che sara' riaggiornata fino all'ultimo momento, si legge anche che poiche' "il numero delle richieste e' molto piu' grande di quello delle offerte" per la redistribuzione dei profughi dalla Grecia, "gli Stati devono offrire rapidamente piu' posti, in linea con gli impegni esistenti".

A due giorni dall'atteso summit dei leader dei 28 sui migranti il governo di Cipro annuncia che "non intende consentire" che venga approvata l'intesa con la Turchia sui migranti nella parte che accelera le procedure per l'ingresso di Ankara nell'Ue. Lo ha annunciato il presidente Nicos Anastasiades al termine dell'incontro con Donald Tusk. Da parte sua il presidente del Consiglio Ue ha confermato che "resta ancora da accertare la legalita'" di alcuni passaggi dell'intesa. Cipro si oppone da sempre all'ingresso di Ankara per la non risolta querelle dell'invasione delle truppe turche nel 1974 dell'isola e la costituzione della Repubblica Turca di Cipro Nord, riconosciuta solo da Ankara.

Intanto anche Hollande solleva dubbi sull'accordo con la Turchia e sono molti gli Stati che sono scettici sull'opportunitá di consegnare le prorie politiche migratorie ad Ankara. Lo scetticismo é cosí forte che il vertice europeo di giovedi potrebbe chiudersi con un nulla di fatto.

 

La proposta della Commissione europea per una revisione del regolamento di Dublino sul diritto di asilo non verra' presentata domani, come originariamente previsto, ma il prossimo 6 aprile. Lo ha confermato oggi la portavoce Mina Andreeva. Domani si avviera' soltanto un "dibattito orientativo" al collegio dei commissari, mentre per la pubblicazione della sua "visione strategica sulle opzioni possibili di riforma" occorrera' attendere tre settimane e la pausa pasquale. Nel frattempo, i capi di Stato e di governo Ue avranno adottato, durante il Consiglio in programma per i prossimi giovedi' e venerdi', conclusioni sulla questione migratoria che accennano anche alla riforma di Dublino, considerata necessaria da molti paesi fra cui Italia e Germania.

Secondo l'ultima bozza circolata, infatti, il testo citera' la necessita' di procedere con "riflessioni sulla futura architettura della politica migratoria Ue, compreso il regolamento di Dublino". Al cuore della discussione dei leader ci sara' comunque soprattutto il progetto di accordo con la Turchia, delineato al vertice dello scorso 7 marzo, molto controverso. Oggi a Cipro il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha ribadito che l'accordo rappresenta "un importante pilastro della nostra strategia europea comune" ma, ha precisato, "nessuno stato terzo puo' essere piu' importante di uno dei paesi Ue" e "dobbiamo essere sicuri che delle nuove dinamiche della relazione con la Turchia beneficino tutti, anche Cipro".