Migranti sulle isole come in Australia? Contro la legge - Affaritaliani.it

Affari Europei

Migranti sulle isole come in Australia? Contro la legge

L'Austria propone di concentrare i migranti sulle isole per scoraggiare nuovi arrivi

L'idea potrebbe affascinare molti: tenere 'imprigionati' i migranti sulle isole greche o su quella di Lampedusa fino a che i controlli per determinare se il migrante abbia o meno il diritto di asilo siano portati a termine. Questo significa uno o due anni, ma forse anche di più. Periodo nel quale i migranti non potrebbero lasciare le isole. É questa la proposta del ministro degli esteri austriaco, Sebastian Kurz.

L'Austria propone centri di detenzione sullo stile dell'Australia

In questo modo si raggiungerebbero due obiettivi: primo, evitare l'impatto sociale dell'accoglienza, con i cittadini dei vari stati preoccupati dai flussi migratori. Certo, poi chi ha il diritto di entrare in Europa dovrà essere redistribuito, ma per pensare a questo c'é tempo. Inoltre si scoraggerebbero i migranti dal provare la traversata, perché sapranno che ad aspettarli non ci saranno Vienna o Berlino, ma dormitori a Lesbo e Lampedusa.

L'Australia paga Stati terzi per trattenere i migranti

Per il ministro degli Esteri Sebastian Kurz la soluzione é quella "adottata dall'Australia". Non gli hotspot galleggianti pensati e giá affondati del ministro Angelino Alfeno, ma il sistema ancora piú controverso dei centri di smistamento e detenzione creati su isole in pieno Pacifico come ha fatto Canberra. Il tutto a migliaia di km dalle loro coste come a Nauru (a 1.830 km dal continente) o la Christmas Island a 2.000 km dall'Australia. Peccato che questi hotspot siano raccontati dalla stampa locale come delle sorta di lager.

Lesbo e Lampedusa diventerebbero immensi centri di accoglienza

In un'intervista pubblicata sulla 'Die Presse' Kurz esprime la sua totale sfiducia sull'accordo con la Turchia e cita ad esempio gli hotspot sull'isola greca di Lesbo o la stessa Lampedusa. Dimenticando peraltro gli obblighi previsti da trattato di Dublino - inesistente in Australia - che accolla il compito gravoso di gestire lo tsunami di migranti rispettivamente ai paesi di sbarco, ossia Grecia e Italia. Per Kurtz Lesbo e Lampedusa dovrebbero trasformarsi nella Ellis Island europea, come l'omonima isola nella baia di New York dove all'inizio del secolo scorso venivano smistati come merce gli immigrati negli Usa.

Il modello australiano sarebbe contro la legge

Ma secondo tutti gli analisti la soluzione australiana non sarebbe applicabile all'Europa e le ragioni sono legali e umanitarie. Concentrare centinaia di migliaia di profughi su una piccola isola significherebbe creare dei lagher. Basti pensare che la Germania solo l'anno scorso ha accolto un milione di persone. Cosa succederebbe se dovessero essere concentrate sulla piccola Lampedusa? Nessuno sarebbe in grado di controllare la situazione ne tantomeno di prestare la dovuta assistenza.

Australia accusata di crimini contro l'umanitá

Giá, perché se l'idea, mutuata dal modello australiano, é quella di creare dei luoghi infernali per cui i migranti rinuncino alla richiesta di asilo, questo significa andare contro tutti i trattati internazionali e le responsabilità dell'Europa. L'Australia paga stati esteri per trattenere i migranti (cosa non possibile in Europa visto il trattato di Dublino) ma le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno denunciato piú volte situazioni disumane.