Piano Juncker, c'è l'intesa sull'Efsi. Più poteri per l'Europarlamento - Affaritaliani.it

Affari Europei

Piano Juncker, c'è l'intesa sull'Efsi. Più poteri per l'Europarlamento

Le istituzioni europee hanno concordato i dettagli finali del Piano Juncker, che prevede 315 miliardi di euro per il rilancio degli investimenti nel continente. L'accordo, raggiunto dopo un negoziato durato tutta la notte, pone le condizioni per avviare i primi finanziamenti in autunno. L'intesa prevede maggiori poteri per il Parlamento europeo nella governance del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi nell'acronimo inglese), il veicolo creato per realizzare il Piano Juncker.

L'altra novità è che saranno ridotti i tagli ai programmi europei per ricerca e infrastrutture che inizialmente avrebbero dovuto contribuire con 6 miliardi di euro nei prossimi tre anni alla garanzia di 8 miliardi euro che è alla base dell'Efsi. Ora invece i programmi Horizon 2020 (ricerca e innovazione) e il programma per il finanziamento delle infrastrutture di trasporti, energia e telecomunicazioni contribuiranno con 5 miliardi. 

Il miliardo di buco sarà coperto attraverso i fondi non spesi del bilancio comunitario che inizialmente avrebbe dovuto coprire 2 miliardi dell'Efsi, e ora invece copriranno 3 miliardi. Il vantaggio è che ci sono meno tagli a programmi importanti per la crescita europea, ma dall'altro lato la garanzia dell'Efsi si basa adesso su fondi non certi che se dovessero venire meno, dovrebbero essere sostituiti con altri fondi nel 2016 e nel 2017. Il Parlamento europeo voterà l'intesa il prossimo 24 giugno in seduta plenaria, e i leader europei si riuniranno il giorno dopo per il consueto vertice di giugno. In quell'occasione dovrebbero dare il via libera definitivo al piano Juncker.