Putin può spegnere internet ai paesi Nato. Minaccia russa sui cavi sottomarini
Il 97% delle comunicazioni internet tra Europa e Usa passa attraverso cavi sottomarini nell'Oceano Atlantico. Così Putin può spegnere il web ai paesi Nato
INTERNET SOTTO MINACCIA DELLA RUSSIA
"La Russia potrebbe bloccare internet per i paesi della Nato". La minaccia è reale e seria, secondo quanto dichiarato negli scorsi giorni dal capo dell'aeronautica britannica Marshall Peach. Il militare del Regno Unito ha infatto avvertito che diverse navi russe sono state avvistate vicino ai cavi sotterranei presenti nell'Oceano Atlantico e che trasportano le comunicazioni tra Europa e Stati Uniti.
I CAVI SOTTOMARINI
L'eventuale taglio dei cavi sottomarini avrebbe ripercussioni enormi e imprevedibili. Le comunicazioni essenziali per il commercio internazionale e per il funzionamento del web. E la minaccia di Mosca è concreta, stante il grande attivismo e modernizzazione della sua flotta, sulla quale Putin ha sempre investito molto. Il timore di Peach, tra l'altro presidente del comitato militare della Nato, è che la Russia possa usare la misura come ritorsione.
GUERRA NON CONVENZIONALE
Non si tratta, secondo Peach, di un'ipotesi impossibile anche perché da tempo la Russia porta avanti una grande strategia basata sulla guerra non convenzionale. Non a caso la tecnologia dei cavi sotterranei è da tempo giudicata indispensabile ma rischiosa.
CONSEGUENZE CATASTROFICHE
Le conseguenze di un'azione del genere sarebbero catastrofiche: il 97% delle comunicazioni internet e una larga fetta di transazioni finanziarie quotidiane sono trasmesse attraverso i cavi sottomarini. Ed esiste almeno un precedente. Nel 2013, quando la Russia ha annesso la Crimea, la prima mossa è stata quella di tagliare il cavo principale che collegava la regione al resto del mondo.
I RISCHI PER LA NATO
L'avvertimento di Peach arriva in un contesto di proposte di tagli alle forze armate del Regno Unito, tra cui una riduzione del numero di marine da 7.000 a 6.000 e la demolizione di due navi da sbarco anfibie come parte di una revisione della sicurezza dell'ufficio del Gabinetto prevista per l'inizio dell'anno prossimo. I paesi Nato potrebbero pagare conseguenze finora impensabili.