Austria, Croazia e.. La mappa dell'Ue che dice basta a Schengen - Affaritaliani.it

Affari Europei

Austria, Croazia e.. La mappa dell'Ue che dice basta a Schengen

Migranti, anche la Croazia è pronta a chiudere i confini

Con l'insediamento del nuovo governo previsto per venerdì, il transito dei migranti attraverso i confini croati potrebbe essere bloccato se venisse confermato il divieto anche da parte di Slovenia e Austria. Ad annunciarlo Tomislav Karamarko, capo del maggiore partito di centrodestra e probabile vicepremier nel nuovo governo di coalizione

Il cancelliere austriaco Werner Faymann è stato chiaro: "l'Austria sospende temporaneamente gli accordi di Schengen". Ciò significa che ai valichi di confine con la Repubblica d'Austria sarà richiesto un documento d'identita' valido. Il cancelliere Faymann comunica l'intenzione di "annullare temporaneamente quando previsto dal Trattato di Schengen". Chi non sarà in regola con i documenti non potrà varcare il confine e che gli immigrati senza diritto d'asilo saranno respinti. I controlli delle persone saranno rafforzati.

"Il sistema Schengen con le frontiere interne aperte avrebbe conseguenze economiche gravissime per l'economia europea, con un aggravio della disoccupazione e meno crescita", ha aggiunto il cancelliere austriaco mettendo in discussione tutto il sistema di controllo delle frontiere dell'Unione Europea. In particolare al passo del Brennero, ovviamente in territorio austriaco, saranno istituiti controlli sia sulla strada statale che sull'autostrada. Immediata la reazione della Regione Friuli Venezia Giulia che in una nota esprime "il rammarico per una decisione che si spera non infici le ottime relazioni transfrontaliere del Friuli Venezia Giulia con l'Austria e l'auspicio che la sospensione sia veramente temporanea".

"La Regione - sottolinea la nota - non ha ovviamente competenza su questo tipo di situazioni ma, se ci saranno, valuterà tempestivamente le eventuali ricadute sul territorio e i provvedimenti conseguenti. Sono gia' stati presi i primi contatti con le autorità centrali del governo italiano, che stanno monitorano gli sviluppi".

Al momento i Paesi che hanno reintrodotto i confini alla frontiera sono sette, oltre all’Austria ci sono Germania, Francia, Malta, Norvegia, Svezia e Danimarca. Il numero degli Stati che hanno sospeso Schengen è destinato a salire ancora e potrebbero presto diventare otto visto che anche la Slovenia è pronta a percorrere la stessa strada.

Nel frattempo proprio dall'Austria i cattolici hanno attaccato sul tema migranti. "C'è il rischio che ognuno si ritiri nei suoi limiti, che ritornino frontiere e muri, che la Cortina di ferro esista di nuovo in altro modo". Il cardinale di Vienna, Christpher Schoenborn fotografa così lo stop a Schengen da parte dell'Austria e di altri paesi Ue per frenare l'arrivo di profughi e migranti. "Una sfida enorme", dice. "Domandiamoci - esorta l'arcivescovo della capitale austiriaca - se la prudenza e la misericordia cristana possano vincere le paure e i nuovi nazionalismi, quell'onda di neonazionalismo che c'è in Europa". Servono - afferma il porporato, nella Sala Stampa della Santa Sede per parlare di iniziative giubilari - politici coraggiosi come quelli che lottano a rischio della vita contro la corruzione". E vescovi: "la Ccee che raccoglie le Conferenze Episcopali Europee non e' ancora riuscita - lamenta il cardinale - a dire una parola forte".