Affari Europei
Turchia, schiaffo Erdogan all'Ue: "Non cambio la legge sul terrorismo"

Ankara sempre più lontana da Bruxelles. Gli effetti sui rapporti con l'Ue dell'addio di Davutoglu
Ankara è sempre più lontana da Bruxelles, nonostante per assurdo sia sempre più vicina. La Turchia non modificherà la propria legge sul terrorismo nonostante questa modifica sia richiesta tra le condizioni per il trattato sui visti con l'Unione europea. "Andiamo avanti per la nostra strada", ha detto il capo dello Stato, Recep Tayyp Erdogan, sfidando apertamente Bruxelles.
Così, se da una parte Turchia e Ue si avvicinano con la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi che intendono recarsi in Unione Europea, questa maggiore vicinanza fisica non corrisponde a una maggiore vicinanza politica. Anzi, al contrario la sensazione è che Ankara si stia allontanando ancora di più dall'Ue. Il siluramento di Davutoglu nasconde la deriva sempre più autoritaria e neo ottomana della Turchia di Erdogan.
"Abbiamo preso atto degli avvenimenti, Davutoglu è una persona estremamente affidabile e costruttiva, con lui c'è stata una grande collaborazione, ma bisogna dire che non era un partner proprio semplice". dice a proposito il presidente del parlamento europeo Martin Schulz rispetto alle dimissioni del primo ministro. "Lo ringrazio per la collaborazione fruttuosa e spero in una collaborazione altrettanto fruttuosa in futuro con la Turchia", ha aggiunto.
Ma la realtà è che Erdogan continua ad alzare la posta. E' convinto di poter fare leva sulla vicenda migranti per ottenere sempre di più dall'Ue. Lo si è visto nelle esose richieste a Bruxelles, che da 3 sono passate a 6 miliardi di euro. Lo si è visto dalla liberalizzazione dei visti, ma anche dalla vicenda del comico tedesco finito a processo per la satira su di lui. Aver messo da parte Davutoglu significa per Erdogan prendere ancora più in mano la situazione e allontanare ancor di più Ankara da Bruxelles seguendo le sue ambizioni neoimperaliste. Il problema è che Bruxelles non può forse permettersi di allontanarsi troppo da Ankara.