Xylella, scontro sul piano Silletti. M5s e ambientalisti: "Fermate i pesticidi"
Scontro sempre più aspro sull'emergenza Xylella in Puglia. Commissione Europea e Confagricoltura difendono le eradicazioni. Ambientalisti e agricoltori sul piede di guerrra. L'eurodeputata M5s Rosa D'Amato: "Fermare i pesticidi del piano Silletti".
Il piano di emergenza partito lunedì da Oria, in provincia di Brindisi, prevede l'eradicazione delle piante risultate positive alla Xylella e l'utilizzo di insetticidi per combattere il batterio allo stadio embrionale. Misure definite “dolorose ma necessarie", soprattutto "in quelle zone al limite dell'area infettata dalla Xylella da cui si può diffondere ulteriormente", dal portavoce del commissario Ue alla Salute Vitenis Andriukaitis, ma contestate dall'eurodeputata Rosa D'Amato.
In una lettera inviata all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), la D'Amato attacca il piano del commissario Silletti: "Altro che bisturi. Siamo davanti a una pratica che la stessa Efsa ha più volte espressamente sconsigliata per la sua pericolosità e per la sua dubbia utilità. L'uso intensivo di trattamenti insetticidi per limitare la trasmissione di malattie e controllare l'insetto vettore può avere conseguente dirette e indirette sull'ambiente modificando intere reti alimentari con effetti a cascata".
Della vicenda si è interessata anche Forza Italia, che attraverso la propria esponente Adriana Poli Bortone ha lanciato una class action. "Il problema del rinsecchimento degli ulivi è stato denunciato già a partire dal 2010 e la prima delibera della Regione sul problema risale al 29 ottobre 2013”, ha spiegato la Poli Bortone, presentando l'azione legale contro i ritardi della regione e la scelta di abbattere gli ulivi infetti.
La risposta di Confagricoltura non si è fatta attendere. Secondo il presidente Mario Guidi "l'abbattimento degli ulivi non è stata una scelta italiana, ma una decisione imposta da Bruxelles in linea con le procedure adottate contro la diffusione nella comunità di organismi nocivi". In questo momento, ha sottolineato Guidi, i produttori pugliesi “hanno bisogno di azioni mirate che portino risultati operativi tangibili per le loro aziende, non di class action contro le istituzioni”.
Nel frattempo continua il presidio di agricoltori e associazioni ambientaliste nelle campagne di Veglie e dei paesi limitrofi, con l'obiettivo di bloccare le eradicazioni. Le ordinanze con le misure decise dal commissario straordinario per l'emergenza Giuseppe Silletti sono state, infatti, notificate a decine di proprietari di uliveti, tra Veglie, Guagnano, Salice Salentino, Trepuzzi, Novoli. Non è chiaro, però, quando saranno attuate. I vertici della struttura commissariale, dopo i disordini di lunedì a Oria hanno deciso di dilatare i tempi degli interventi. Trentanove in totale sono gli ulivi segnati con il nastro rosso dalla Forestale nell'agro di Veglie e altre decine nei paesi limitrofi, che fanno tutti parte della fascia di eradicazione, disposta dal commissario Giuseppe Silletti per cercare di bloccare l'avanzata del batterio killer.