Berlusconi, Schlein: "No alla beatificazione. Il lutto di Stato? Inopportuno"

La segretaria del Pd ha espresso il suo disappunto per i funerali di Stato del fondatore di Forza Italia: "C'è il rispetto, ma non dimentichiamo chi è stato"

di redazione politica
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Morte Berlusconi, Elly Schlein: "No alla beatificazione. Il lutto di Stato? Inopportuno"

C'era anche lei, ieri, Elly Schlein, ai funerali di Silvio Berlusconi. Eppure, nel corso dell'evento organizzato da SkyTg24 oggi a Palazzo Reale a Milano, la segretaria del Partito Democratico non ha nascosto il suo disappunto sui funerali di Stato: "Abbiamo trovato una forzatura inopportuna la richiesta di tre giorni di lutto nazionale". 

"I funerali di Stato - insiste Schlein - erano previsti per il suo incarico di ex primo ministro". Il lutto nazionale, invece, "bisogna riservarlo a chi ha unito la Repubblica, caratteristica che non corrisponde al Berlusconi politico". Parole che lasciano, però, un po' perplessi data la sua presenza alla commemorazione in Duomo. Chi si è tenuto distante, invece, è stato Giuseppe Conte, capo del M5S, in quanto è stato l'unico tra i leader dell'opposizione a non partecipare ai funerali.

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"C'è il rispetto che si deve anche a un acerrimo avversario ma non partecipiamo alla beatificazione di Berlusconi perchè non dimentichiamo cosa ha voluto dire per questo Paese tra leggi ad personam, conflitto d'interesse, mercificazione con la compravendita di senatori e battute sessiste", questa la presa di posizione della leader del Pd, che aggiunge: "Io non ho mai conosciuto Berlusconi e posso dire che il mio impegno e di molti della mia generazione nasce in contrapposizione al berlusconismo e a quello che ha significato per l'Italia quella stagione. Per me il patto del Nazareno è stata una frattura forte". 

Ma dall'attualità il discorso è poi passato alla politica. "Il mio impegno politico personale è nato contro le larghe intese allora con Berlusconi. Resto contro la larghe intese. Noi siamo al lavoro per vincere le prossime elezioni, con attorno una coalizione, per dare un governo progressista al Paese", dichiara Schlein. "L'obiettivo per le europee? L'obiettivo è Pd primo partito, sopra Fdi".

Sul tema delle riforme, in particolare quella della giustizia, Schlein mette in guardia: "Dalle bozze che abbiamo visto possiamo dire che la montagna ha partorito il topolino rispetto agli annunci fatti. Io sarei molto cauta, serve equilibrio e soprattutto preoccupa che si utilizzi la morte di Berlusconi per spingere soluzioni sbilanciate e cogliere l'occasione emotiva per portare a spallate riforme non equilibrate".

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E sul decreto lavoro, Schlein afferma che "il Pd è impegnato per cercare di capire quale possa essere il punto di caduta comune tra le proposte delle varie forze di opposizione per fare insieme una battaglia in Parlamento". "Le alleanze si fanno sui temi concreti, non sulle simpatie personali", conclude.

 

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