Caso Donzelli-Delmastro, Nordio: "I documenti non erano atti secretati"

Il guardasigilli ha scritto la parola "fine" sulla vicenda che ha coinvolto i due deputati e l'anarchico Cospito, al regime del 41-bis

L'opinione di Elio Pozzati
Carlo Nordio
Cronache

Caso Donzelli, Nordio: "Nessuna intercettazione è stata divulgata. I documenti non erano secretati"

Carlo Nordio mette un punto al caso Donzelli-Delmastro. Nell'informativa alla Camera dei deputati, il ministro della Giustizia ha riferito sugli esiti dell'istruttoria ministeriale svolta a seguito delle affermazioni fatte in Aula dal deputato di FdI, in merito ad alcune informazioni contenute nelle relazioni del Dap sull’anarchico in sciopero della fame, Alfredo Cospito.

“I documenti su Cospito non erano atti classificati”. La dicitura "limitata divulgazione rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classificazioni di segretezza ed è inidonea a connotare il documento trasmesso come atto classificato”, ha aggiunto il Guardasigilli. Nordio ha effettuato verifiche interne sul documento al centro della polemica e già nelle scorse settimane ha esposto con una nota le sue conclusioni. Conclusioni ribadite ai parlamentari: le parole riferite da Donzelli erano riportate in una scheda di sintesi del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, "priva di apposizioni formali di segretezza o di ulteriori classificazioni". E le conversazioni tra Cospito e i boss non sono state intercettate, ma sono "frutto di mera attività di vigilanza amministrativa", cioè ascoltate dagli uomini della polizia penitenziaria durante le ore di socialità del detenuto.

Intanto si è riunito per la prima volta alla Camera il giurì d'onore costituito chiesto dal Pd dopo le affermazioni di Donzelli: martedì 21 marzo, la commissione audirà sia Donzelli sia i deputati del Pd Debora Serracchiani, Andrea Orlando e Silvio Lai che l'esponente di FdI ha citato nel suo intervento.

Tags:
attidelmastrodonzelliintercettazioninordiosecretazione