Giulia Schiff in congedo dal fronte ucraino. Bufera sulle ultime dichiarazioni

L'ex pilota, Giulia Schiff è in congedo dal fronte ucraino. Le sue dichiarazioni dividono ancora una volta l'opinione pubblica

Di Giuseppe Vatinno
Cronache

In congedo dal fronte ucraino, le dichiarazioni di Giulia Schiff tornano a infiammare l'opinione pubblica

È tornata Giulia la bombarola, nel senso che Giulia Schiff ha la passione di sganciare bombe dall'alto e a queste cose non si comanda, quando la passione brucia. C'eravamo occupati del suo curioso caso qualche anno fa, nel 2019.


La Schiff, che all’epoca aveva 20 anni, era assurta agli onori della cronaca per una strana vicenda di presunto nonnismo quando frequentava l'Accademia di Pozzuoli. Alla fine del corso per ufficiali dell'aeronautica tenutosi a Latina, come da tradizione, era stata sollevata per le gambe e frustata nel fondoschiena dai suoi colleghi con dei rametti.

Naturalmente la Boldrini aveva subito attizzato le antenne e si era gettata contro la presunta "violenza" maschile per poi accorgersi con raccapriccio che la stessa Schiff aveva partecipato in passato, dalla parte dei fustigatori, ad un identico rito di iniziazione contro un suo collega maschio. La stessa Samantha Cristoforetti aveva confermato di aver partecipato al medesimo rito goliardico a Latina, esattamente come la bionda ragazza veneziana e di averne addirittura un “bellissimo ricordo”.

Quindi il rito era condiviso ed anzi apprezzato e, punto fondamentale, la stessa Schiff vi aveva partecipato in passato nei confronti di commilitoni ed esiste un eloquente video a riguardo. La denuncia della Schiff era giunta solo dopo essere stata congedata dall'aeronautica militare per "insufficiente attitudine militare" e quindi forte è il sospetto che si sia trattata di una ripicca nei confronti di chi l'aveva semplicemente bocciata per incapacità.

In ogni caso il Tar e poi il Consiglio di Stato hanno dato torto alla ragazza che voleva essere riammessa, mentre è ancora in corso il processo ad otto sergenti del 70esimo Storno di Latina. Dicevamo però che Giulia non sa stare con le mani in mano e soprattutto vivere la vita dei poveri terricoli e così qualche tempo fa, appena scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, è andata in quelle terre a dare il suo contributo di fuoco e morte arruolandosi nelle Forze Speciali della Legione Internazionale, sotto il controllo ucraino.

Qualche giorno fa è tornata per una licenza in Italia e non ha resistito alle luci della ribalta e a costo di rischiare nuove polemiche ha dichiarato a favore delle telecamere: "Non sono la stessa persona di sette mesi fa: quello che ho visto con i miei occhi sul campo di battaglia, cosa si prova a liberare un villaggio occupato dal nemico è difficile da raccontare. In Ucraina in questo momento, si sta combattendo la Terza Guerra Mondiale".

Quindi la Schiff non è "la stessa persona di prima" non per aver visto gli orrori della guerra ma perché ha liberato un "villaggio occupato dal nemico". Insomma la bionda veneziana c'ha gusto a bombardare e lo dice apertamente. Il tono della narrazione è sull'eroico spinto: "Le nostre operazioni hanno come obiettivo liberare i villaggi occupati. Questo significa attuare operazioni sul campo e rischiare. Come è successo quando il nostro blindato è finito sotto il fuoco nemico. O quando eravamo impegnati in un'operazione di liberazione, i russi hanno iniziato a bombardarci e una granata è finita a tre metri da me".

La ragazza veste quindi i panni di Massimo Decimo Meridio e da vera gladiatora ci rende edotti che una granata sparata dai russi - che ovviamente si difendevano - le è caduta accanto. Ma va’? E noi che pensavamo da veri ingenui che invece i russi le avrebbero offerto un bicchierino di vodka corroborante per ringraziarla. Poi il finale megalomane: "Sto ritrovando con voi il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia. Lo sto ritrovando in mezzo a voi qui a Roma. Penso che l'Italia abbia perso un ottimo militare".

Se lo dice lei di essere un "ottimo militare" dobbiamo proprio crederle. La guerra, cara "signorina bomba", non è un videogioco. Dietro alle bombe che fa piovere allegramente dal cielo ci sono distruzioni e dolore. Alla luce di questi fatti si capisce come l'aeronautica italiana abbia fatto non bene, ma benissimo a cacciarla. Speriamo che facciano lo stesso gli ucraini.


 

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