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Politica
Berlusconi, nuova batosta agli alleati: "Senza di noi non si può governare"

Berlusconi: "Senza Forza Italia non si governa"

Il governo di centro-destra sembra sempre più in alto mare. Dopo le polemiche per gli audio "piratati" di Berlusconi in cui lancia pesanti accuse a Zelensky e all'occidente, il fondatore di Forza Italia è tornato a far sentire la sua voce in modo piuttosto acceso. "Il centro-destra - ha scritto su Twitter - è composto di tre forze politiche, ognuna delle quali è numericamente e politicamente essenziale alla vita del futuro governo". Un avvertimento agli alleati, insomma, in cui si rimarca il ruolo fondamentale di Forza Italia per la tenuta del governo non ancora nato ma già picconato a più riprese soprattutto dal partito di Berlusconi. In effetti, numeri alla mano, Lega e Fratelli d'Italia da soli non hanno la maggioranza né alla Camera né al Senato. Questo costringerebbe quindi i due partiti a cercare un appoggio, anche esterno, in qualche altro soggetto. Che però vorrebbe qualcosa in cambio. Ecco perché Berlusconi sta alzando i toni dello scontro.

 

Mentana: "Gli audio riflettono il vero pensiero di Berlusconi"

"La verità sulle frasi di Berlusconi carpite dagli audio filtrati in questi giorni, per quanto possa sembrare disarmante, è che si tratta semplicemente di quel che il leader di Forza Italia pensa". E' quanto scrive il direttore del TgLa7 Enrico Mentana in un lungo post pubblicato sul suo profilo facebook. "Smentite, contestualizzazioni, messe a punto, correzioni sono solo dettate dalle pressanti richieste di collaboratori e alleati, in vista della formazione del governo - continua nel post - Ma quel che Berlusconi ha raccontato ai deputati di Forza Italia, vincolandoli al più assoluto riserbo, su Putin e Zelensky è parola per parola quello che aveva detto in tv, senza ovviamente vincoli di sorta, da Vespa tre giorni prima delle elezioni".

"Nella sostanza che è ciò che conta - prosegue Mentana - si tratta della narrazione sulla guerra di Ucraina più vicina alla versione russa che si possa ascoltare da un politico europeo, in totale contraddizione con le posizioni del governo ancora in carica e delle deliberazioni parlamentari a cui anche Forza Italia ha dato il suo sostegno. Poi Berlusconi può rivendicare, atti alla mano, la sua 28ennale adesione ai principi euroatlantici e tutto il resto. Ma nessun altro leader occidentale si vanta di ricevere regali e dolcissimi lettere da Vladimir Putin, e di ricambiare".

"E - scrive ancora il direttore del TgLa7 - nessun altro leader si permette allusioni negative sul presidente di un paese aggredito, dopo averlo accusato di aver provocato la guerra 'triplicando gli attacchi alle regioni del Donbass'. Coi riflessi condizionati della politica italiana si prova a ipotizzare quali siano i motivi tattici di queste uscite: contro Meloni, o per andare a un governo a maggioranza diversa, eccetera".

"Dovrebbe invece interessare di più il fatto in sé - evidenzia Mentana - parlando per la prima volta agli eletti del suo partito, Berlusconi ha fatto un discorso, 'impreziosito' dal vincolo di riservatezza, che non avrebbe stonato in quella ormai nota trasmissione del primo canale della tv russa. Non solo: ha ripetuto tesi che aveva già espresso tre settimane prima, confermando che quella è la sua opinione radicata, altro che sbandamenti o travisamenti. E fino a prova del contrario quella è la linea di Forza Italia, ascoltati gli applausi e verificata l'assenza di dissensi".

"Anche perché quelle tesi, simpatizzanti per Putin, severe con Zelensky, preoccupate per un aiuto agli ucraini che ci porta grandi spese e in cambio un salasso energetico e economico - sottolinea - sono in sintonia con una corrente minoritaria ma ben presente nell'opinione pubblica italiana. In sprezzo a leggi e trattati, in omaggio alla legge del più forte, fedeli a un solo principio, quello del 'cosa mi conviene', e magari simulando già il battito di denti per un inverno freddissimo senza gas, nel bel mezzo dell'ottobre più caldo di tutti i tempi", conclude Mentana.

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