Ucraina, le sanzioni fanno impennare le vendite dei brand russi
L'ente che rappresenta i centri commerciali russi, RCSC, sta pensando a Cina, India, Iran e Turchia per colmare il divario lasciato dalle catene occidentali
Grazie alle sanzioni, volano le vendite dei brand Made in Russia
Volano le vendite dei marchi locali russi, grazie alle sanzioni occidentali. La notizia è comunicata dall'agenzia Reuters, secondo cui negli ultimi tre mesi i fatturati generati dal settore dell'abbigliamento made in Russia sarebbero più che raddoppiate. I numeri sono riferiti all'andamento degli acquisti all’interno della piattaforma di e-commerce Ozon. Questa è considerata la seconda per importanza del business in Russia.
In particolare, l’agenzia riferisce che le vendite di abbigliamento, calzature e accessori di marchi e produttori russi sono state 2,6 volte superiori a marzo e aprile rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso. In particolare, Ozon afferma che il motivo principale della crescita delle vendite è stato l’ampliamento della sua offerta. Ma è ovviamente una scelta legata al fatto che i marchi di moda occidentali hanno dovuto abbandonare la Russia, generando quindi un vuoto di mercato che è stato colmato dalla proposta di moda locale.
Mentre, il Russian Council of Shopping Centers (RCSC), l’ente che rappresenta i centri commerciali, dichiara che guarderà a Cina, India, Iran e Turchia per colmare il divario lasciato dall’esodo delle catene di vendita al dettaglio occidentali.