Rigopiano: Pm chiede 12 anni per ex prefetto e 11 per sindaco

Al termine della requisitoria i procuratori hanno chiesto la condanna di 30 persone, tra cui anche dirigenti, tecnici

l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo; 
l sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta
Cronache

Rigopiano, Pm chiede 12 anni per l'ex prefetto e 11 per il sindaco. "Lavoriamo per accertare la verità"

“Noi lavoriamo per accertare la verità, tenendo conto che gli atti processuali raccontano storie di uomini, donne, sofferenza, e sappiamo che dobbiamo rispondere a questa domanda ma naturalmente applicando la legge, gli strumenti investigativi e le regole processuali. E a queste noi ci affidiamo”. Lo ha detto ai cronisti il procuratore capo di Pescara, Giuseppe Bellelli, a margine del processo relativo alla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provocò 29 morti

12 anni per l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo; 11 anni e 4 mesi, per il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta; 6 anni per l'ex presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco: sono solo alcune delle richieste di condanna avanzate per i 30 imputati, proposte al termine della requisitoria. Ancora, per Bruno Di Tommaso, gestore dell'albergo e amministratore e legale responsabile della societa' "Gran Sasso Resort & SPA" richiesta la pena di 7 anni e 8 mesi. I pm hanno inoltre sollecitato la condanna a 10 anni ciascuno per Paolo D'Incecco, dirigente del servizio di viabilità della Provincia di Pescara, e Mauro Di Blasio, responsabile dello stesso servizio; a 11 anni e 4 mesi per il tecnico comunale, Enrico Colangeli.

Rigopiano, Pm chiede 12 anni per l'ex prefetto e 11 per il sindaco. In totale 30 gli imputati

Per i dirigenti regionali, Carlo Giovani, Carlo Visca, Pierluigi Caputi, Emidio Primavera, sono stati invece chiesti 5 anni ciascuno. Per gli ex sindaci di Farindola,  Massimiliano Giancaterino, e Antonio De Vico, 6 anni ciascuno; per Sabatino Belmaggio, responsabile del rischio valanghe fino al 2016, la condanna a 5 anni; per Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni, 2 anni e 6 mesi.

E ancora, tra gli altri: 4 anni per il tecnico geologo, Luciano Sbaraglia, 4 anni per Giulio Honorati, comandante della Polizia Provinciale di Pescara; 3 anni per il tecnico Tino Chiappino. Poi 8 anni per Leonardo Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura Pescara; 9 anni per la dirigente della Prefettura, Ida De Cesaris. Chiesti poi 7 anni per Vincenzo Antenucci, dirigente Servizio prevenzione rischi e coordinatore del Coreneva dal 2001 al 2013). Sanzione pecuniaria per la società Gran Sasso Resort & Spa srl, imputata per illecito amministrativo.

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