Borsa, lunedì ad alta tensione: Milano chiude a -2,7%. Crolla l'energia

Inflazione Usa, Covid in Cina e guerra in Ucraina: i listini europei affondano sulla scia dei nuovi e vecchi timori

Borsa di Milano
Economia
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Borsa, a Milano bene Leonardo. Pioggia di vendite su Amplifon e Diasorin

Lunedì ad alta tensione in Borsa: dopo una settimana in “rosso” l'Europa prosegue sulla stessa falsa riga, chiudendo al netto ribasso e ampliando le perdite nel finale. In sofferenza anche Wall Street che vede lo S&P 500 ai minimi da aprile 2021 e il listino tecnologico in discesa di oltre 3 punti.

Nel dettaglio, Milano ha perso il 2,74%, tornando sotto i 23.000 punti tornando ai livelli di inizio marzo scorso, Parigi è scesa del 2,75%, Francoforte del 2,15%, Londra del 2,32%, Madrid del 2,08% e Amsterdam del 2,35%.

A Piazza Affari solo due titoli in aumento: Atlantia (+0,18%), appena sopra la parità, mentre si è distinta Leonardo (+1,39%), in scia ai giudizi positivi degli analisti sui conti e nonostante la giornata in chiaroscuro per il settore difesa in Europa.

Cali contenuti per Bper (-0,78%%), in attesa dei conti, in arrivo dopo la chiusura. In coda all'indice principale Amplifon (-5,27%) e Diasorin (-5,39%), tra le peggiori in una giornata negativa per il comparto farmaceutico-sanitario.

Si sono sono salvate Inwit (-0,1%) e Mediobanca (-0,29%), mentre i petroliferi si sono piazzati in coda al listino, come detto in scia al forte ribasso del greggio con Tenaris a -3,8%, Saipem -6,8%, Eni -3,87% e Prysmian -5,55%. Non è del resto andata meglio al settore energetico europeo, che e' stato tra i peggiori di giornata (-4,7% l'Euro Stoxx 600). 

Borsa, il Brent perde il 5,48% sopra i 105 dollari al barile 

Male anche il comparto petrolifero, con il tonfo del prezzo del greggio, dopo che l'Arabia Saudita ha deciso di abbassare i prezzi ufficiali di vendita in Asia e in Europa: il contratto consegna luglio sul Brent perde il 5,48% a 106,33 dollari al barile e quello scadenza giugno sul Wti il 5,71% a 103,62 dollari al barile.

Sul mercato dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,0527 dollari (1,0511 in avvio e 1,0597 venerdì in chiusura) e 137,447 yen (137,906 e 137,39), quando il dollaro vale 130,54 yen (131,186 e 130,24). Infine, spread ancora in rialzo a 203 punti, contro i 200 della chiusura precedente. Scende lievemente, ma resta sopra la soglia del 3%, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato al 3,14% dal 3,15% precedente.

Borsa, lo spread chiude in rialzo a 203 punti, rendimento decennale al 3,14%

Non sia arresta nemmeno la corsa per i rendimenti dei titoli di Stato europei con i titoli dei Paesi periferici più venduti rispetto ai bond dei Paesi della Core Europe: una dinamica che porta ad un sensibile allargamento degli spread. Nel caso italiano il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005436693) e il pari durata tedesco è indicato in chiusura di seduta a 203 punti base rispetto ai 200 punti del finale di venerdì. Scende lievemente, ma resta sopra la soglia del 3%, il rendimento del BTp decennale benchmark che ha terminato al 3,14% dal 3,15% della vigilia.

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