Eni, presentato il piano strategico 2022-2025

Descalzi (Eni): "Ci impegniamo nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi decarbonizzati, per garantire la sicurezza energetica e la riduzione delle emissioni"

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Eni, Claudio Descalzi ha presentato il piano strategico 2022-2025 dell'azienda alla comunità finanziaria

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha presentato oggi il piano strategico Eni 2022-2025 alla comunità finanziaria. La strategia di Eni è volta a garantire la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico mantenendo una netta focalizzazione sulla transizione energetica equa e sulla creazione di valore per gli stakeholder. Eni persegue questi obiettivi: fare leva sull’upstream e sulle partnership con Paesi produttori per reperire opportunità di forniture di gas alternative e addizionali; accelerare i propri obiettivi di decarbonizzazione, offrendo ai clienti prodotti e servizi sempre più decarbonizzati per abbattere le emissioni scope 1, 2 e 3.

Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni, guardando all’obiettivo delle zero emissioni nette, Eni svilupperà un’offerta sempre più ampia di soluzioni decarbonizzate per i propri clienti: Plenitude si prevede offrirà elettricità green a tutti i propri clienti power nell’ambito di una crescita della propria base clienti a 15 milioni e svilupperà oltre 15 GW di capacità rinnovabile entro il 2030; la capacità di bioraffinazione crescerà fino a 6 milioni di MTPA (milioni tonnellate/anno) nei prossimi dieci anni; l’idrogeno contribuirà al piano per circa 4 milioni MTPA entro il 2050.

Nei prossimi dieci anni verrà sviluppato il primo impianto commerciale relativo alla Fusione Magnetica aprendo potenzialmente la strada a una fonte illimitata di energia pulita e sicura. Per finanziare questa crescita, Eni aumenterà la quota dei propri investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche ad almeno il 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e fino all’80% al 2040. In dieci anni, queste attività genereranno un Free Cash Flow positivo e raggiungeranno il 75% di contributo al Free Cash Flow gruppo dal 2040.

Per quanto riguarda l'ampiezza del portafoglio integrato di gas, assicurare la fornitura ai mercati premium attraverso il portafoglio gas globale: 50 TCF di riserve e risorse nel portafoglio globale; 14 TCF di gas addizionale disponibile per il mercato nel breve e medio termine; 15 MTPA contrattualizzati di GNL entro il 2025, di cui 80% in quota Eni. Il portafoglio e gli investimenti globali effettuati da Eni negli ultimi dieci anni hanno messo la compagnia in una posizione di forza tale da poter accrescere significativamente il proprio business del gas naturale, con circa 50 TCF di riserve e risorse.

Gli impegni di Eni nell’upstream sono basati sulla valorizzazione della sostenibilità e del valore del portafoglio, sull’aumento della profittabilità e sulla diminuzione dell’impronta carbonica. Nell’arco del piano Eni metterà in produzione 11 progetti major inclusi Baleine in Costa d'Avorio, Marine XII LNG in Congo, Coral in Mozambico, Dalma Gas negli EAU e altri progetti gas in Italia, Indonesia e Norvegia. Questi progetti uniti ai ramp–up aggiungeranno al 2025 circa 800 mila boe/d alla produzione upstream di riferimento. L’upstream di Eni sarà più sostenibile e di valore con un net carbon footprint scope 1 e 2 in diminuzione del 65% entro il 2025 (rispetto al 2018), in linea con l’obiettivo delle zero emissioni nette del 2030. Allo stesso tempo la cash neutrality media dell’upstream diminuirà fino a circa 25$/boe (dai 30$/boe del 2021).

Eni punta ad ampliare l’offerta di prodotti e servizi energetici decarbonizzati, favorendo l’abbattimento delle emissioni scope 3 associate ai propri clienti. Plenitude è la società di Eni che opera nell’ambito della catena del valore dell’energia verde e che integra rinnovabili, soluzioni di energia per i clienti e un'ampia rete di ricarica per veicoli elettrici secondo un modello definito per creare valore resiliente. Per la generazione di energia rinnovabile, l'obiettivo è di oltre 2 GW di capacità installata entro il 2022, rispetto a circa 1 GW nel 2021, e di oltre 6 GW alla fine del piano; per l'attività Retail l'obiettivo è di oltre 11,5 milioni di clienti entro il 2025, da oltre 10 milioni nel 2022; invece per i punti di ricarica per veicoli elettrici, si prevede l'espansione della rete di mobilità elettrica fino a oltre 30.000 punti di ricarica entro il 2025; EBITDA pro forma di Plenitude più che raddoppiato per la fine del piano rispetto al 2021, fino a 1,4 miliardo di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato un potenziamento della remunerazione agli azionisti per condividere con gli investitori la generazione di valore derivante dai progressi di Eni nel proprio percorso strategico e dal miglioramento dello scenario.

Le dichiarazioni di Claudio Descalzi, AD Eni

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni,  ha dichiarato: “La guerra in Ucraina ci sta costringendo a vedere il mondo in modo diverso da come lo conoscevamo. Si tratta di una tragedia umanitaria, che ha generato nuove minacce alla sicurezza energetica e alla quale dobbiamo fare fronte senza abbandonare le nostre ambizioni per una transizione energetica equa. La nostra strategia ci ha consentito di essere pronti ad affrontare questa sfida. La nostra risposta immediata alla crisi attuale è stata quella di ricorrere alle nostre alleanze consolidate con i Paesi produttori per reperire fonti sostitutive di energia da destinare alle necessità europee. Siamo in grado di rendere disponibili sul mercato oltre 14 TCF (trillion cubic feet) di risorse addizionali di gas nel breve e medio termine. Queste azioni affiancano il nostro impegno nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi decarbonizzati, che ci consentono di garantire la sicurezza energetica e la riduzione delle emissioni, proponendo ai nostri clienti un’ampia offerta di prodotti e servizi energetici decarbonizzati. Il risultato di questo approccio strategico supporta la decisione di accelerare il nostro percorso verso le zero emissioni nette, con un taglio del 35% delle emissioni scope 1, 2 e 3 entro il 2030, e dell’80% entro il 2040 rispetto al 2018. Per velocizzare la transizione e rivolgere un’offerta migliore ai nostri clienti, abbiamo creato una serie di società satelliti dedicate che si affidano alle nostre tecnologie proprietarie, ai nostri efficienti modelli operativi e alle forti alleanze con gli stakeholder. La creazione di Plenitude, Vår Energi, Azule (la nostra joint venture con BP in Angola) e la recente quotazione di Energy One (la prima SPAC quotata a Londra focalizzata sulla transizione energetica) evidenziano il nostro impegno ad attrarre nuovi investimenti e definire il giusto equilibro tra allocazione delle risorse e loro rendimento. In linea con questa strategia, stiamo riunendo le nostre bioraffinerie, le stazioni di servizio e le attività di ride sharing in un’unica entità dedicata alla mobilità sostenibile. Il nostro piano industriale, supportato dal continuo rafforzamento della nostra posizione finanziaria, attraverso l’efficiente gestione del capitale e l’ottimizzazione del portafoglio, ci consentono oggi di migliorare ulteriormente la nostra già competitiva remunerazione degli azionisti”.

 

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