L'arte all'estero. Sesana: "Con Generali proteggiamo le emozioni"

Presentato il rapporto “Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero”, nato dallo studio di professionisti per l’arte con il sostegno di ARTE Generali

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ARTE Generali, presentato il primo rapporto “Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero”

Esperti ed intelligenza artificiale per confrontare il sistema dell’arte contemporanea con quello internazionale. E' stato presentato a Roma, a Palazzo Bonaparte, il primo rapporto “Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero”, uno studio a cura di Silvia Anna Barrilà, Franco Broccardi, Maria Adelaide Marchesoni, Marilena Pirrelli e Irene Sanesi, pubblicato dalla ricerca di professionisti per l’arte e la cultura BBS-Lombard con il sostegno di ARTE Generali

Il rapporto ha come oggetto di analisi la visibilità dell’arte italiana contemporanea a livello internazionale. Dallo studio, l’arte italiana si delinea ben visibile: su 76 musei esteri esaminati è presente in 61 collezioni permanenti, ma sono 51 i nomi che ricorrono degli artisti nati dopo il 1960. Sono pochi i nomi su cui si concentra l’attenzione internazionale: a livello mediatico, su 5 milioni di articoli analizzati, gli artisti italiani rappresentano attualmente il 7% di visibilità che però per i nati dopo il 1960 cala all’1,87%. Il riconoscimento economico del sistema italiano: nei risultati d’asta trovano riscontro i maestri del Dopoguerra, mentre sono solo in dieci i nati dopo il 1960 con un fatturato complessivo pari a 1,7 milioni di sterline da Christie’s e 1,4 milioni da Sotheby’s.

L’obiettivo dello studio, da intendersi come primo passo verso gli approfondimenti che verranno, mira a stimolare il dialogo, fissare nuovi traguardi e individuare possibilità di integrazione nel sistema internazionale dell’arte. Il report è diviso in due parti: la prima contiene una serie di interviste a 24 curatori e direttori museali sulle potenzialità del sistema dell’arte italiano; la seconda è dedicata all’analisi dei dati e alla mappatura della presenza dell’arte italiana all’estero. 

Dalle risposte alle interviste ai 24 curatori emergono i nomi sui quali si concentra l’attenzione internazionale. A partire da Maurizio Cattelan, seguito da Francesco Vezzoli, Monica Bonvicini, Enrico David, Paola Pivi, Tatiana Trouvé, Roberto Cuoghi, Rosa Barba. Oltre alla qualità del loro lavoro, gli intervistati ritengono che l’esperienza di studio e lavoro all’estero conferisca visibilità e contribuisca a costruire e consolidare una rete di rapporti con curatori, gallerie e musei.

È fondamentale sostenere l’arte contemporanea italiana e promuoverla a livello internazionale, soprattutto dopo le difficoltà causate a questo settore dalla pandemia - ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini -. Si tratta ora di fare un investimento strutturale e il rapporto presentato oggi è importante perché offre una fotografia dei dati della produzione artistica contemporanea del nostro Paese: uno strumento utile per monitorare, comprendere e approfondire i mutamenti di questo settore”. 

Marco Sesana, Country Manager e Ceo di Generali Italia e Global Business Lines: “Come Partner di Vita delle persone e della comunità riconosciamo nel patrimonio culturale e artistico italiano un immenso valore, come elemento fondante dell’identità del Paese, come motore che genera emozioni capaci di unire le persone e come risorsa decisiva e strategica per i giovani e per le generazioni future. Come confermano gli investimenti previsti dal PNRR, arte e cultura sono una risorsa decisiva e strategica per la ripresa. Per questo oggi siamo felici di contribuire a presentare questo il primo report nato con l’obiettivo di monitorare la visibilità degli artisti italiani contemporanei a livello internazionale e di mappare in quali contesti si muovono. In qualità di assicuratore il nostro compito è quello di proteggere: proteggiamo le opere d’arte, con Arte Generali, la business unit dedicata ai collezionisti d’arte e alle istituzioni museali a livello globale attraverso soluzioni assicurative; proteggiamo le emozioni, con Valore Cultura, il progetto di Generali Italia che si impegna a sostenere l’arte e la cultura per renderle accessibili a un pubblico sempre più ampio. Riapriamo alla comunità anche Palazzo Bonaparte nello spirito di Valore Cultura che valorizza la comunità e i territori”. 

L’intelligenza artificiale come strumento di analisi, il contributo di ARTE Generali e Wondeur

ARTE Generali è la piattaforma di servizi dedicata all’assicurazione delle opere d’arte: è l’offerta di soluzioni assicurative, basata principalmente sulla digitalizzazione di servizi specializzati, disponibile per collezionisti privati e istituzioni museali a livello globale. Il contributo di ARTE Generali allo studio indipendente è un’analisi redatta grazie al supporto dei sistemi di Intelligenza Artificiale di Wondeur, in Europa suo partner esclusivo, sul sistema dell’arte italiana (l’insieme rappresentato da gallerie, musei e istituti di cultura che supportano lo sviluppo degli artisti contemporanei) a confronto con quelli internazionali. Dall’analisi è emerso che Milano è una delle città più all’avanguardia dell’ecosistema italiano - formato da gallerie, musei, centri culturali, fondazioni -, con un tasso di dimensionale superiore a quello di Roma e Venezia. Tuttavia, la propensione al rischio è paragonabile a quella delle altre due città, perché il sostegno agli artisti emergenti e mid-career risulta ancora troppo basso. Se si confrontano i centri culturali e i musei, Milano appare distante dalle altre città internazionali come Parigi, Berlino e Los Angeles. Il capoluogo lombardo troverebbe in una visione strategica di ampio respiro maggior competitività e capacità di attrarre finanziamenti.

Palazzo Bonaparte, lo storico palazzo di Roma in cui si è tenuta la prima presentazione del report, è stato restaurato nel 2019 da Generali e grazie a Valore Cultura è stato riaperto alla comunità come luogo di arte e cultura, in partnership con Arthemisia che ne cura la produzione e l’organizzazione delle mostre. In qualità di primo assicuratore italiano Generali Italia ha il compito di proteggere: protegge le opere d’arte, con soluzioni assicurative progettate, e protegge le emozioni, con Valore Cultura, il progetto di Generali Italia che si impegna a sostenere l’arte e la cultura per renderle accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio. Con il report supportato da Arte Generali, la Compagnia assicurativa fa un ulteriore passo in avanti, contribuendo a fornire un’analisi puntuale del mercato dell’arte per favorire un dialogo costruttivo che possa contribuire a valorizzare al meglio l’arte contemporanea italiana.

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