Pensione di reversibilità, a chi spetta e in che misura: tutte le novità
Una sentenza della Corte di Cassazione in materia ha ampliato le categorie di soggetti beneficiari che potranno potenzialmente alla pensione di reversibilità
Pensioni Inps 2022, le novità sugli assegni di reversibilità
La pensione di reversibilità sarà interessata nel corso delle prossime settimane da un ampliamento della platea dei soggetti che potranno accedervi e beneficiare dell’assegno previdenziale della persona deceduta di riferimento.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione in materia ha di fatto ampliato ulteriormente le categorie di soggetti beneficiari che potranno potenzialmente accedere agli assegni della pensione di reversibilità Inps, ferma restando la distinzione tra pensione di reversibilità e pensione indiretta. Nel secondo caso, infatti, si tratta di un assegno previdenziale riconoscibile nei casi in cui il dante causa ha raggiunto 15 anni di anzianità sia contributiva che assicurativa.
Pensioni di reversibilità Inps, quanto spetta ai cittadini?
La percentuale delle aliquote di reversibilità Inps risulta pari al 15% nei casi in cui i soggetti superstiti risultano essere un genitore oppure un fratello o una sorella.
Invece, quando a presentare la richiesta per poter accedere alla pensione di reversibilità Inps risultano essere due genitori oppure due fratelli o anche due sorelle, la percentuale delle aliquote di reversibilità sale al 30%.
Ci sono però categorie di persone per cui le aliquote di reversibilità corrispondono a una percentuale ancora più alta, pari al 60%, all’80% e al 100%: unico coniuge, coniuge con un figlio, coniuge con due o anche più figli. Ma per quanto riguarda i casi in cui il soggetto superstite corrisponde esclusivamente a un figlio, la percentuale dell’aliquota di reversibilità risulta essere pari al 70%.