Pensioni, spaventa l'allerta di Tridico: ecco chi rischia di perdere l'assegno

Pensioni 2023/ Il presidente dell'Inps lancia l'allarme: “Il quadro al 2029 non è positivo con il rapporto fra pensionati e attivi”

Economia

Pensioni, il rapporto cala da 1,4 a 1,3: chi rischia di perdere l'assegno

In Italia il sistema pensionistico, senza interventi mirati e tempestivi, rischia di collassare. La questione, in sintesi, è molto semplice: se manca un ricambio adeguato fra coloro che vanno in pensione e coloro che iniziano a lavorare, pagare le pensioni nel prossimo futuro diventerà molto complesso. A destare rinnovata preoccupazione sono state le ultime dichiarazioni del presidente dell'Inps Pasquale Tridico che, in occasione dell'ultimo confronto tra sigle sindacali ed esecutivo, ha rimarcato come “il quadro al 2029 non è positivo con il rapporto fra pensionati e attivi che scende da 1,4 a 1,3”.

Seguendo tale direzione, nel 2050 il rapporto rischia di scendere “uno a uno”, incrementando “criticità nella gestione del pubblico impiego e per gli stipendi erosi dall'inflazione”, ha rimarcato Tridico. Affinché tutto vada bene il dato dei lavoratori per ciascun pensionato dovrebbe attestarsi a 5. Quello di Tridico è quindi un monito da non sottovalutare, che ha destato già forte preoccupazione in non poche categorie di pensionati.

Pensioni, le proposte per non perdere l'assegno 

Di questo passo, fra qualche anno, l'ente potrebbe non essere più in grado di pagare gli assegni, rischiando un vero e proprio default. Andare in pensione dunque potrebbe essere non solo complicato, ma addirittura impossibile per molti. Tutto quello che è stato fatto finora, scivoli e scaloni, che hanno permesso a tanti di andare via dal lavoro prima del dovuto, potrebbe non essere più fattibile in futuro.

Per tale motivo il governo dovrebbe fare una riforma, che sia strutturale, in modo che possa anche essere supportata dal bilancio statale. Le soluzioni tampone messe in campo dal governo Meloni, come Quota 103 e Opzione donna, non sono in grado di arginare la situazione drammatica dell'intero sistema. Tra le soluzioni proposte da Tridico negli scorsi mesi è spuntata quindi quella dell'uscita anticipata per chi ha 63 o 64 anni e vuole andare in pensione: secondo quanto spiega NanoPress "l’assegno totale verrebbe così rinviato e anche la componente retributiva, che verrebbe erogata al compimento dei 67 anni; al lavoratore verrà erogato tutto l’assegno quando avrà compiuto l’anzianità". Secondo l’Inps, i costi di questa proposta si attestano intorno ai 4,2 milioni di euro. 

 

 

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