Russia-Ucraina, "ormai è guerra civile di logoramento, sarà lunga"

Russia-Ucraina, intervista ad Arduino Paniccia (Asce)

Di Alberto Maggi
Esteri
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Guerra, "poderosa offensiva russa entro una settimana"


"In questo momento la priorità deve essere la copertura aerea, che è il punto più debole dell'esercito ucraino, molto forte invece per quanto concerne la fanteria. Arduino Paniccia, presidente della Scuola di guerra economica e competizione internazionale di Venezia (Asce), commenta con Affaritaliani.it gli sviluppi del conflitto Ucraina-Russia dopo che il governo di Kiev ha chiesto alla Nato "armi, armi, armi".

"I carri che sono stati proposti vanno subordinati ai droni e ai missili perché, come detto, il punto più debole della difesa di Kiev è la copertura aerea. Per ottenere questo obiettivo il punto cardine sono i droni, visto che l'Alleanza atlantica sta ancora riflettendo sull'eventuale copertura dei corridoi umanitari nelle vicinanze del confine polacco. La Nato, inoltre, sta ancora studiando la differenziazione tra l'invio di armi difensive e offensive. Ma, di fronte alla poderosa offensiva che probabilmente Mosca lancerà entro una settimana, credo che questa distinzione sia del tutto superflua".

Paniccia non ritiene, che almeno nel breve periodo, ci possa essere un coinvolgimento diretto della Nato e quindi dell'Italia. "Non lo vogliono gli Stati Uniti e non lo vuole lo stesso vertice della Nato, molto attento a non superare certi paletti. La strategia della Federazione russa e di Putin, poi, considerando anche altre vicende accadute in anni passati, è sempre attenta a non andare oltre certi limiti e quando Mosca trova ostacoli duri e insuperabili non procede con una strategia di attacco a oltranza, come dimostra il caso dell'abbattimento dell'aereo russo in Siria".

Quanto durerà questa guerra? "Il conflitto si sta trasformando in una guerra civile e, come abbiamo assistito negli ultimi decenni, le guerre civili assumono i contorni del logoramento. Quando subentra questa fase è difficile fare previsione sui tempi, ma lo stesso segretario della Nato ha iniziato a parlare di mesi se non di anni. Speriamo di no e speriamo che a un certo punto venga ripreso il tema della conferenza bilaterale Ucraina-Russia affiancata da una conferenza di pace tra le grandi potenze per riprendere quei temi alle origini del conflitto, che non sono solo questioni territoriali. Sono binari che procedono in modo parallelo. Fino a quando non ci saranno segnali dagli Stati Uniti o dalla Cina sarà estremamente difficile prevedere la fine della guerra. Che sicuramente, possiamo dirlo, non è stata lampo", conclude Paniccia.

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