Ucraina, Mosca: “Terza guerra mondiale se Kiev fa questa cosa”

Il capo del Pentagono Austin: "Difenderemo ogni centimetro di territorio Nato"

Esteri

Guerra Russia Ucraina, Mosca: "Kiev nella Nato può portare alla terza guerra mondiale"

"L'adesione dell'Ucraina alla Nato può portare alla Terza guerra mondiale e la stessa Alleanza atlantica lo capisce", è l'inquietante monito del vicesegretario del Consiglio di Sicurezza russo Alexander Venediktov in un'intervista alla Tass, agenzia stampa russa. "Con l'adesione dell'Ucraina alla Nato entrerà in vigore il quinto articolo (sulla difesa collettiva)", ha aggiunto: "La stessa Nato comprende la natura suicida di questo passo".

Intanto il presidente russo Vladimir Putin è nella capitale kazaka Astana per il summit della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica). E' atteso l'incontro con il leader turco Recep Tayyip Erdogan.

Guerra Russia Ucraina, Austin: "Difenderemo ogni centimetro di territorio Nato"

Gli Stati Uniti d'America sono "impegnati" a rispettare "l'articolo 5" del trattato dell'Atlantico del Nord e a "difendere ogni centimetro quadrato di territorio della Nato". Lo ribadisce il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin, a Bruxelles a margine della Ministeriale Nato. "Non vediamo l'ora di accogliere Finlandia e Svezia nell'Alleanza in un certo momento nel futuro", aggiunge. 

Guerra Russia Ucraina, Paesi Nato aumenteranno difesa missilistica Kiev dopo attacchi russi

Gli alleati dell'Ucraina guidati dalla Nato hanno annunciato la consegna di armi avanzate per la difesa aerea a Kiev, dopo la serie di raid missilistici russi all'indomani dell'attacco al ponte di Kerch, sabato scorso. Le armi promesse da Regno Unito, Canada, Francia e Paesi Bassi includono missili e radar. Gli Stati Uniti in precedenza avevano preso un impegno simile. Un sistema high-tech dalla Germania è già in Ucraina.

Ucraina: ministro Esteri estone, "in gioco futuro architettura di sicurezza Europa"

"Nonostante il coraggio e la determinazione inimmaginabili degli ucraini nel difendere il proprio Paese, non possono farcela senza ulteriori forniture dell'Occidente. Dobbiamo rimanere uniti e mostrare al regime di Putin il nostro incrollabile sostegno alla vittoria dell'Ucraina". Lo dice al Sole 24 Ore il ministro degli Esteri dell'Estonia, Urmas Reinsalu, secondo il quale bisogna fornire "più armi pesanti", mantenere "alto il livello delle sanzioni, creando una struttura per chiamare a rendere conto legalmente i leader russi, in uniforme o meno, responsabili dell'aggressione" e "pensare a una rinnovata architettura di sicurezza europea dopo la guerra che garantisca ai Paesi del fronte orientale della Nato più solidità e consenta a quelli confinanti con la Russia, che vedono il loro futuro nell'Unione europea o nella Nato stessa, di non essere costantemente danneggiati da Mosca".

Secondo il ministro, "sul piano morale e della sicurezza" c'è "un grande punto interrogativo relativo ai Paesi occidentali", ovvero se si sia "fatto abbastanza in termini di deterrenza per fermare questa guerra". "Credo che abbiamo segnalato in modo sbagliato la nostra determinazione a difendere l'Ucraina - afferma - Se le armi che abbiamo mandato a Kiev, e ancora non ne abbiamo mandate abbastanza, fossero arrivate sul territorio prima della guerra, l'attacco sarebbe partito? Non l'abbiamo fatto per evitare un'escalation, ma non ci siamo riusciti". Per Reinsalu, il rischio di un'escalation nucleare è maggiore "di quanto ci fosse negli ultimi tempi della Guerra fredda" anche se la Russia "usa questa minaccia in modo sistematico per prenderci di mira e spingerci a cedere, e noi non dobbiamo accettarlo". "Vorremmo vedere più rapidità nelle sanzioni. Ma la politica estera e di sicurezza è il cuore della sovranità nazionale - conclude - E' difficile immaginare che, se dovesse prevalere un principio di maggioranza o maggioranza qualificata, verrebbero implementate misure che i Paesi ritengono contrarie al proprio interesse nazionale".

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