Pensioni, ancora scontri in Francia. Strade bloccate e raffinerie in sciopero

Per ora i manifestanti sono 200 ma sono riusciti a stoppare il traffico. Ieri nella capitale francese ci sono stati 258 arresti

Esteri

Francia, continuano le proteste. A Parigi i manifestanti occupano la tangenziale, in Normandia bloccata una raffineria

In Francia non si ferma l'onda delle proteste sulla riforma delle pensioni. Ieri (16 marzo) il progetto è diventato legge senza il voto del Parlamento. Oggi (17 marzo) i manifestanti stanno continuando a mettere a ferro e a fuoco Parigi. Oltre 200 persone si sono riversate, su invito della sigla sindacale Cgt, sulla tangenziale bloccando il traffico. I dimostranti si erano ritrovati a Porte de Clignancourt, prima di dirigersi in corteo verso Porte de la Chapelle, ed hanno costretto gli automobilisti a guidare al passo.  Dopo una notte di scontri con bidoni dati a fuoco, e la polizia che sparava i lacrimogeni. Continua la linea dura di Macron, che ha fatto ricorso all'articolo 49, comma 3, che consente l’adozione del progetto senza voto.

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Francia, le opposizioni hanno presentato la mozione di sfiducia 

Le opposizioni hanno presentato mozioni di sfiducia, ma il governo, oggi, fa sapere di avere "la vocazione a continuare a governare". Questa la cronaca politica della giornata di ieri, ma fuori dal Parlamento, la mobilitazione continua e si inasprisce. Ieri, alla notizia della decisione del governo, manifestazioni spontanee avevano riempito le piazze di decine di città francesi. A Parigi la protesta più nutrita, con migliaia di persone che si erano mosse nelle vie del centro tentando di arrivare a Place de la Concorde, dove si trova la sede dell'Assemblea Nazionale, il Parlamento francese.

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La polizia schierata in assetto antisommossa ha cercato di bloccare i cortei e ne sono nati violenti scontri: da un lato barricate, lanci di oggetti e cassonetti incendiati, dall'altro lacrimogeni e idranti.La notte di Parigi, trasformata in guerriglia urbana, con un bilancio di 258 fermi effettuati dalla polizia, in tutta la Francia sono stati 310 . Mentre sempre nella capitale francese, dove si sono accumulate ormai da giorni tonnellate di rifiuti, i netturbini non accennano a sospendere il loro sciopero. Alla richiesta del prefetto di procedere alla precettazione di una parte almeno dei lavoratori, la sindaca socialista Anne Hidalgo ieri ha risposto di no. Spiegando che l’unica soluzione per risolvere il problema è "il dialogo sociale" da parte del governo sulla riforma delle pensioni.

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