Mafia, Mantovano sconfessa Nordio: "Concorso esterno? Altre le priorità"

Secondo il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il reato andrebbe "rimodulato" perché nel codice penale non c'è e i suoi confini sarebbero troppo confusi

di redazione politica
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Giustizia, Mantovano: "Concorso esterno in associazione mafiosa? Altri i temi da affrontare"

"Io affronterei i problemi determinati dalla giurisprudenza dell'oggi" e "nella direzione di rendere sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa". Risponde così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a una domanda sull'intenzione del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di modificare il reato concorso esterno in associazione mafiosa. Cosa che ha sollevato allarme da più parti, non ultima la richiesta a Nordio di fermarsi arrivata da Maria Falcone e Salvatore Borsellino.

"Non riaprirei altri discorsi", aggiunge Mantovano ricordando che "sul concorso esterno la giurisprudenza è consolidata", mentre bisognerebbe prestare attenzione alla "recentissima" sentenza della Corte di Cassazione che "mette in discussione il concetto di criminalità organizzata". Spiega il sottosegretario: "C'è una recentissima sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione il concetto di criminalità organizzata. Mettere in discussione questa nozione significa creare un certo allarme in tutto il sistema perché ci sono le aggravanti speciali, i benefici penitenziari, le pene e così via".

"Probabimente interverranno le Sezioni Unite perché la sentenza è un po' distonica rispetto a quanto era consolidato ma prima che intervengano le Sezioni Unite, nel frattempo, a livello di applicazione delle norme nei tribunali c'è un notevole disorientamento. Quindi io mi occuperei più di questo, non riaprirei altri discorsi", prosegue Mantovano. 

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Lollobrigida: "Concorso esterno? Nordio saprà chiarire"

"Credo che il ministro Nordio debba e sappia chiarire meglio di ogni altro temi di questa natura. Non ho l'ardire di dover commentare una persona come Nordio che ha una statura etica morale e una preparazione indiscutibili quindi non faccio l'esegeta delle sue parole né il commentatore". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, a margine dell'assemblea di Legacoop, commentando le polemiche sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Borsellino: "Via concorso esterno è come tradire mio fratello"

"Smantellare il concorso esterno in associazione mafiosa, come annunciato da Nordio, vuole dire sconfessare apertamente la legislazione voluta da Falcone e Borsellino". Così in una intervista a Repubblica Salvatore Borsellino, il fratello del giudice Paolo. "Depotenziare il concorso esterno - dice ancora - vuol dire colpire i nostri martiri, quelli che il governo di destra dice di voler commemorare. E' l'ennesimo segnale di un gravissimo attacco all'indipendenza della magistratura e alla ricerca della verità l'annunciata riforma sulle intercettazioni porterà un grave danno anche alla lotta alla mafia. Partendo da un reato minore si possono ad esempio scoprire le mosse dei nuovi mafiosi. La questione è semmai relativa a registrazioni riguardanti terze persone che finiscono sui giornali".

"Credo che questo reato abbia rappresentato uno strumento fondamentale per ottenere condanne importanti, poi passate in giudicato. Voglio ricordare i processi che hanno portato alle condanne degli ex senatori Marcello Dell'Utri e Antonino D'Alì. Il concorso esterno resta fondamentale per colpire i colletti bianchi che colludono con l'organizzazione mafiosa", prosegue Borsellino. Alle manifestazioni per il 31° anniversario dell'eccidio di via D'Amelio "spero che non venga nessun politico impresentabile, come il sindaco Lagalla, che presiede una giunta sostenuta da Cuffaro e Dell'Utri. Se accadrà, manifesteremo il nostro dissenso come sempre abbiamo fatto, in modo pacifico, dandogli le spalle e alzando le agende rosse".

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