Il tiramisù più buono del mondo? Potrebbe essere il tuo: la gara mondiale

Torna la coppa del mondo del dolce al cucchiaio più amato al mondo, aperta ai pasticceri amatoriali e non professionisti. Ecco come partecipare

a cura di Redazione
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Il tiramisù più buono del mondo? Potrebbe essere il tuo: in arrivo la gara mondiale a Treviso

Gli ingredienti che lo identificano sono semplici: mascarpone e uova, savoiardi imbevuti nel caffè, zucchero e una spolverata di cacao finale. E’ lui il re dei dolci al cucchiaio, il tiramisù, eccellenza del Veneto che ha conquistato l’olimpo dei dolci più famosi della pasticceria internazionale. Ma agli elementi base si aggiungono poi la creatività e qualche ingrediente segreto per dare quel tocco in più. Per chi volesse cimentarsi nella gara più golosa dell’anno sono ancora aperte le iscrizioni per la Tiramisù World Cup, che si terrà il prossimo ottobre a Treviso.

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Una competizione aperta esclusivamente agli appassionati, ai non professionisti, chiamati a confrontarsi su due fronti: la preparazione della ricetta originale e la variante creativa del dolce più amato dagli italiani. Dopo aver promosso il dessert della tradizione con le selezioni a Montevideo (Uruguay), San Paolo (Brasile) e Bruxelles (Belgio), l’edizione 2023 si prepara alla sfida finale che andrà in scena dal 5 all’8 ottobre, con il tema “Treviso e il caffè”. Un contest, dunque, che ha ampia risonanza a livello internazionale: del resto, il tiramisù è ormai da tempo patrimonio mondiale, "una bandiera del Veneto, che ha saputo conquistare il mondo": commenta Federico Caner, assessore al Turismo della Regione Veneto.

Tiramisù World Cup, ecco come partecipare

Oltre a ospiti e influencer da tutto il pianeta, sono ben 310 i concorrenti non professionisti provenienti da tutta Europa per la finale di ottobre, chiamati a raccolta per sostenere i concorrenti e dare visibilità alla gara. Per partecipare? Basta registrarsi sul sito, ma attenzione ai tempi, perchè i posti disponibili sono pochi, circa un centinaio: i pasticceri amatoriali più temerari non hanno quindi tempo da perdere. Chiunque può gareggiare, a patto di essere maggiorenne e di non lavorare nel mondo della ristorazione da almeno due anni - per sei mesi, anche non consecutivi, in una cucina professionale a qualsiasi titolo o in un laboratorio di pasticceria.

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