Sole 24 Ore, chiesti dal pm 4 anni di reclusione per l'ex direttore Napoletano

L'accusa sarebbe quella di aver gonfiato le copie vendute e, di conseguenza, aver influenzato la rendicontazione del bilancio dell'anno 2015

Roberto Napoletano
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Sole 24 Ore, chiesti 4 anni di reclusione per l'ex direttore Roberto Napoletano

Quattro anni di reclusione per Roberto Napoletano, l’ex direttore del Sole 24 Ore. Questa la richiesta pronunciata in aula dal pm di Milano Gaetano Ruta che ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche. E’ quanto riporta Adnkronos. Il motivo? Le presunte irregolarità nei conti del gruppo e le copie “gonfiate”. La decisione di falsificare il numero di copie digitali, a dire del rappresentante dell’accusa, “ha una rilevanza ai fini della rendicontazione (del bilancio 2015, ndr) e soprattutto della rappresentazione esterna”, ossia di come il quotidiano viene percepito fuori.

Come riporta Primaonline, contro l’ex direttore Napoletano, a dire del pm Ruta, “ci sono prove dichiarative e documentali molto significative” che restituiscono “l’interesse del direttore al tema delle copie. Se l’obiettivo di avere una diffusione al di sopra di qualsiasi altro giornale è legittimo il problema è il modo in cui ha raggiunto, ossia falsificando i dati”.

Quei presunti dati mendaci indicherebbero un “meccanismo del sostegno inquinato alla radice” in cui “era l’offerta che guidava la domanda, tutti i testimoni hanno detto che chi stabiliva l’ammontare delle copie era sempre la società” in cui Napoletano “era amministratore di fatto o comunque contitolare di un potere tanto da riuscire a ottenere una buonuscita molto significativa qualora fosse stato licenziato, a dimostrazione di una relazione in cui poteva chiedere e ottenere”.

In attesa della pronuncia dei giudici milanesi, nella prossima udienza fissata per il 14 aprile la parola passerà alla difesa di Napoletano, il pm ha ricordato come la Consob abbia fatto ricorso contro la decisione della Corte d’appello di Roma che ha annullato la sanzione di 280mila euro inflitta all’ex direttore del Sole 24 Ore. Secondo i giudici romani non vi è la prova “della attribuibilità anche a Napoletano delle condotte illegittime ovvero dell’incidenza decisiva e condizionante della sua azione rispetto a scelte che spettavano in assoluta autonomia ad altri soggetti”. L’ex direttore non ha voluto commentare la richiesta di condanna chiesta dal pm Ruta.

Confindustria rinuncia a essere parte civile

Confindustria ha rinunciato a costituirsi parte civile contro l’ex direttore del Sole per aggiotaggio e false comunicazioni sociali nell’ambito del processo milanese che lo vede imputato per le presunte irregolarità nei conti del gruppo e per le copie ‘gonfiate’. E’ emerso nell’udienza di oggi dedicata alla requisitoria del pubblico ministero Gaetano Ruta. Una scelta che potrebbe essere stata dettata da un accordo tra le parti i cui dettagli non sono noti.

 

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