Il Governo impone a Milano lo stop alle trascrizioni dei figli di coppie gay

Il Comune di Milano ha dovuto interrompere le registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali. Le Famiglie Arcobaleno: "Atto di guerra al mondo Lgbt"

Milano

Stop alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali

Il Comune di Milano ha interrotto le registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia. Questo, a quanto si apprende, è avvenuto in funzione di una circolare del ministero dell'Interno e una precisazione della Procura di Milano che ha costretto l'amministrazione ad interrompere, salvo nel caso di bimbi nati all'estero da due madri, la trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali.

L'amarezza di Beppe Sala

Il sindaco Giuseppe Sala oggi, incontrando le famiglie 'arcobaleno' e i loro rappresentanti, ha spiegato e fatto sapere loro questa difficoltà, assicurando questa per la sua amministrazione diventerà una battaglia politica con il Governo.

La nota del Prefetto su impulso del ministero dell'Interno

Era il giorno del Pride, nel luglio del 2022, quando il sindaco Beppe Sala annunciava che il Comune di Milano avrebbe ricominciato a riconoscere i bambini e le bambine nate all'interno di una famiglia omogenitoriale. Ora  lo stop che arriva da Corso Monforte, su impulso del ministero dell'Interno. "E' stato effettuato, da parte di questa Prefettura, un approfondimento - quanto a casi rilevati e ad orientamenti amministrativi e giurisprudenziali - relativo alle iscrizioni e alle trascrizioni degli atti di nascita, riportanti dati di genitori dello stesso sesso", si legge nella circolare della Prefettura. "Alla luce del divieto per le coppie composte da soggetti dello stesso sesso di accedere a tecniche di procreazione medicalmente assistita - recita poi il documento - il solo genitore che abbia un legame biologico con il nato puo' essere menzionato nell'atto di nascita che viene formato in Italia".

Sala:" "Figli di coppie omogenitoriali, serve una legge"

 "Dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell'adozione in casi particolari". Lo ha sottolineato oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando nel suo podcast dello stop imposto al Comune alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali.

Le Famiglie Arcobaleno: "Atto di guerra della Meloni al mondo Lgbt"

"L'ultimo atto di una guerra al mondo Lgbt ingaggiata dall'esecutivo", il commento dell'associazione 'Famiglie Arcobaleno. "Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo". Lo afferma la presidente di "Famiglie arcobaleno", Alessia Crocini. "Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia. Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del governo italiano di bocciare anche la possibilità di un certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa".

La nota prosegue:" I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei. Questa situazione non è degna di un paese civile e ci chiediamo quando questa ingiustizia verrà sanata da una legge di buon senso che rispecchi la realtà. Nel frattempo non ci fermeremo e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per ottenere i più elementari diritti di cittadinanza per i nostri figli e le nostre figlie, con la certezza di avere molte alleanze dalla nostra parte", conclude la presidente Crocini"

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