Assegno unico, arretrati 2022 da restituire. Quanti soldi e chi rischia grosso

Assegno unico, arretrati da restituire all'Inps? Il governo non fa niente

Di Alberto Maggi
(foto Lapresse)
Politica

Assegno unico, arretrati da ridare all'Inps? Ipotesi concreta


Ormai siamo a fine gennaio e il governo di Centrodestra guidato da Giorgia Meloni non è intervenuto per sanare la gravissima e scandalosa anomalia sull'assegno unico che penalizza le famiglie monogenitoriali. Trenta euro in meno al mese a figlio perché il secondo genitore non lavora, anche se morto o scappato senza riconoscere il figlio. Dal governo non arrivano segnali, menefreghismo, in sostanza, rispetto a un milione circa di famiglie sfortunate nella vita.

Ma siccome nel 2022 per sette mesi da marzo a settembre l'Inps aveva riconosciuto la maggiorazione di 30 euro a figlio anche alle famiglie monogenitoriali (per poi toglierla improvvisamente senza alcuna comunicazione da ottobre) il rischio sempre più concreto è quello che vedove, vedovi o comunque genitori soli con bambini e ragazzi siano costretti a restituire gli arretrati all'Inps. Oltre al danno la beffa, visto che il governo se ne frega.

I conti sono presto fatti: 210 euro da restituire per le famiglie monogenitoriali con un figlio, 420 per chi ha due figli, 630 per chi ha tre figli, 840 per chi ha quattro figli, 1.050 per chi ha cinque figli. E così via. Insomma, sei rimasta vedova o vedovo? Devi crescere da solo i figli? Lo Stato, il governo Meloni, già ti punisce non dandoti 30 euro al mese a figlio e, se non interviene, forse dovrai anche ridare dei soldi all'Inps. E chi ha più figli, più paga. Complimenti al governo Meloni e allo Stato italiano.

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