Attacchi a diplomatici italiani a Berlino-Barcellona: aperta pista anarchica

Hanno infranto la vetrata del palazzo del Consolato Generale a Barcellona, mentre a Berlino è stata incendiata un'auto: diplomazia italiana sotto attacco

Giorgia Meloni
Politica

Attentati alle sedi diplomatiche italiane di Berlino e Barcellona. Meloni: "Solidarietà e attenzione dal governo"

Diplomazia italiana sotto tiro. Ora d'indaga nella galassia anarchica. Due attacchi hanno colpito ieri i nostri diplomatici, a Barcellona e Berlino: lo si legge in una nota della Farnesina. "Il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale comunica che nella serata di ieri ignoti hanno infranto la vetrata del palazzo dove è ubicato il Consolato Generale a Barcellona, imbrattando una parete dell’ingresso dell’edificio". 

Nella giornata di ieri, a Berlino, è stata anche incendiata l’auto con targa diplomatica di un funzionario diplomatico in servizio all’Ambasciata d’Italia". "Le locali forze di polizia hanno effettuato i necessari rilievi scientifici ed investigativi. In ambedue i casi, fortunatamente, non si registrano danni a persone".

La Procura di Roma, nel frattempo, ha fatto sapere che aprirà un fascicolo di indagine affidata al pool antiterrorismo, anche se la formalizzazione avverrà con le prime informative da Digos e Ros. Un fascicolo era stato avviato anche per l’attentato ad Atene nei confronti del primo consigliere dell’ambasciata in Grecia Susanna Schlein. La pista più accredita è quella legata alla matrice anarchica e in particolare all’ipotesi che si tratti di azioni in solidarietà con Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis in sciopero della fame.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, subito informato, ha personalmente e immediatamente contattato l'Ambasciata a Berlino e il Consolato a Barcellona per esprimere la propria solidarietà e ha chiesto che venga fatta al più presto piena luce sulle dinamiche di questi atti criminosi, prosegue la nota della Farnesina. Il ministro ha disposto l’avvio immediato delle procedure per la verifica e il rafforzamento delle sedi diplomatiche e del personale impegnato. 

Anche la premier Giorgia Meloni ha dichiarato attraverso una nota: "Ho fatto pervenire la mia solidarietà e quella del governo italiano al primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, Luigi Estero, per l’attentato che ha provocato l’incendio della sua automobile nella capitale tedesca. A questo episodio si aggiunge la violazione del nostro Consolato Generale a Barcellona con atti di vandalismo. Il governo segue con preoccupazione e attenzione questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche". 

Attentati alle sedi diplomatiche italiane a Berlino e Barcellona, Fontana: "Atto gravissimo" 

Sugli attentati ai diplomatici italiani è intervenuto anche il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana: "Desidero rivolgere la mia solidarietà al Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, Luigi Estero. L'attentato che ha causato l'incendio della sua automobile nella Capitale tedesca è un fatto gravissimo, che si aggiunge agli atti di vandalismo avvenuti poche ore prima ai danni del nostro Consolato Generale a Barcellona. Auspico che sulla matrice di questi nuovi casi di violenza nei confronti dei nostri funzionari e delle nostre rappresentanze diplomatiche venga fatta al più presto luce". 

Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti ha invece afferamto: "Le sedi diplomatiche italiane in Germania e Spagna sono state bersaglio di atti vandalici. Al Primo Consigliere dell'Ambasciata d'Italia a Berlino, Luigi Estero, giunga la solidarietà mia e di tutto il gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera per l'attentato che ha provocato l'incendio della sua automobile nella Capitale tedesca. Inoltre la parete del Consolato Generale a Barcellona è stata imbrattata. Sono episodi gravi che seguiamo con la massima preoccupazione e sui quali è opportuno fare chiarezza per individuarne a matrice". 

Attentati diplomatici, incendiato un ripetitore a Torino: "Cospito fuori dal 41bis" 

Nel frattempo, un incendio è stato appiccato nella notte sulla collina torinese ad alcuni cavi di un traliccio denominato ‘Torre Bert’ utilizzato come ponte ripetitore da diverse società. Sono in corso indagini sull’accaduto da parte dei carabinieri ma da una prima verifica il gesto sarebbe riconducibile ad esponenti dell’area anarchica in quanto sul posto è stata rinvenuta la scritta Fuori Alfredo Cospito dal 41bis. Al lavoro i tecnici delle compagnie utilizzatrici del ponte ripetitore per limitare i disservizi causati dalle fiamme. L’area è parzialmente provvista di sistemi di sorveglianza. I rilievi sono affidati anche al nucleo informativo e alla sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri.

 

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