Letta rilancia il centrosinistra: "Superiamo la scissione dei tempi di Renzi"

Il segretario Dem al congresso di Articolo 1: "Il Paese ha bisogno di un governo progressista"

Enrico Letta al congresso di Articolo Uno (foto dalla pagina Twitter di Letta)
Politica
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“Lasciamoci alle spalle il 2018 e facciamo nascere un governo di sinistra”

“L'Italia ha bisogno di più sinistra e più sinistra vincente. Saremo tutti insieme il 25 aprile per manifestare la memoria dell'antifascismo che è parte fondamentale della Costituzione con le parole del presidente Mattarella che ho particolarmente apprezzato: pace, non resa e soprattuto unità" e poi anche per “un governo progressista, lasciando da parte il 2018”.

Così Enrico Letta, segretario del Pd, si è rivolto alla platea nel corso del congresso nazionale di Articolo 1. Il suo leader, Roberto Speranza, si era rivolto direttamente a Letta in maniera diretta: “Lo abbiamo già detto nelle nostre campagne. E lo ribadiamo oggi. Se si fa la sinistra, che serve all’Italia e all’Europa, noi ci siamo. Noi ci siamo".

Il segretario Dem è stato altrettanto esplicito nella sua replica: “Alla domanda di Roberto la mia risposta è sì. La mia e nostra intenzione è quella di fare una sinistra per un Paese che ha bisogno di più sinistra e più sinistra vincente". 

"Lo dico chiaramente: io penso che quel passaggio del 2018 abbia distrutto la possibilità di costruire una possibilità di sinistra vincente", ha detto Letta, ricordando la scissione ai tempi del Pd renziano. "La storia del nostro Paese ci chiama per un governo di sinistra, di centrosinistra, progressista al Paese".

Verso una nuova legge elettorale

Letta ha parlato anche di riforma della legge elettorale: “Quella attuale è la peggiore legge elettorale che si possa immaginare, l'ho sempre detto, sono disponibile in modo molto laico ad aprire una discussione e verificare che cosa si riesce a fare. Non sono contrario ad una discussione sulla legge elettorale" anche perchè "è fondamentale che alle prossime elezioni si riesca a recuperare il rapporto fra eletti ed elettori, che nel nostro Paese è saltato completamente".

“Se in Francia vince Le Pen, ci saranno conseguenze per l'Europa e l'Italia”

Rispetto alle elezioni francesi, il segretario Dem ha sottolineato le possibili ripercussioni sullo scenario internazionale: “"Dico quello che penso io e io penso che le elezioni di domani in Francia siano un referendum sull'Europa. Se vince Le Pen finisce l'Europa, Putin avrebbe vinto e le forze di destra populiste e antieuropee nel nostro Paese avrebbero una spinta unica e fondamentale. Da una parte c'è chi vuole distruggerla l'Europa, che è stato fino ad oggi molto disponibile ad ascoltare le parole di Putin: mi riferisco a Le Pen. E dall'altra c'è chi vuole costruire un'Europa più forte. Noi stiamo dall'altra parte chi vuole questa Europa e quindi speriamo che in Francia vinca Macron. Credo sia fondamentale per l'Europa ma anche per l'Italia".

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