Norma anti-rave, Mattarella ha firmato. "Non ci sono vizi di costituzionalità"

Riscontrati nel testo solo alcuni svarioni, anche grossolani, soprattutto per omissione. Ma nulla di più

Politica

Norma anti-rave, la decisione del Capo dello Stato e i poteri limitati

Sergio Mattarella ha firmato il decreto anti-rave del governo. La decisione presa dal presidente della Repubblica è stata criticata dalla sinistra. Il Capo dello Stato - si legge sul Corriere della Sera - lo ha avallato tra opposte pressioni polemiche. Con il centrosinistra, che pretendeva un suo rifiuto di firmarlo, sostenendo che si tratta di una norma liberticida. E con il centrodestra euforico per averlo visto promulgato subito e senza esplicite riserve, rivendicando così una «sconfessione» dei suoi oppositori. Il via libera del Colle è in realtà nato dal fatto che, a istruttoria giuridica conclusa, il testo recapitatogli da Palazzo Chigi non ha rivelato «palesi vizi di costituzionalità».

Alcuni svarioni, sì. Anche grossolani e soprattutto per omissione. Ma nulla di più. Del resto, - prosegue il Corriere - il capo dello Stato non è il giudice delle leggi. Tanto è vero che, se rinvia alle Camere un provvedimento, motivando la sua scelta, questo può comunque essere ripresentato anche tale e quale davanti alle Assemblee. E, nella eventualità che queste lo riapprovino, il presidente si ritroverebbe disarmato e avrebbe l’obbligo di firmarlo.

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