Roma è ancora senza Prefetto: Gualtieri e questore in pressing

Incidenti tra i tifosi per Roma-Feyenoord. Serve più sicurezza nella Capitale

Di Giuseppe Vatinno
Politica

La sede di Palazzo Valentini è vuota dal 9 marzo

C’è un mistero che aleggia nel mondo della politica e dei grand commis della burocrazia statale: Roma è senza prefetto. La sede di Palazzo Valentini è vuota da quando il 9 marzo 2023 Bruno Frattasi ha lasciato per andare a dirigere l’agenzia della cybersicurezza. Più di 40 giorni senza il raccordo tra il potere centrale e quello locale in una delle città più importanti e più difficili del mondo.

Ma gli ultimi Consigli dei Ministri si sono occupati di temi che evidentemente sono ritenuti più importanti, migranti e politica estera. L’ex prefetto Achille Serra si è fatto partecipe del disagio istituzionale ed ha dichiarato pochi giorni fa: "Il prefetto ha un ruolo centrale nella gestione della sicurezza prima e dopo le partite di calcio. Non averne uno a cui fare riferimento per il questore e per il sindaco è illogico e inopportuno".

Ed ha perfettamente ragione. Quando il questore, che coordina le forze di polizia sul territorio e il sindaco non hanno il necessario riferimento istituzionale diventa tutto molto più difficile e già adesso Roma è letteralmente invasa da turisti che assediano perennemente il centro storico provocando non pochi problemi di ordine pubblico, anche solo con i loro ingenti flussi. Dopo l’epidemia di Covid infatti c’è stata una ripresa fortissima del turismo e questo è senza dubbio un bene, ma occorre anche occuparsi della sicurezza di chi visita la Città Eterna e dei suoi cittadini.

E poi c’è sempre il problema della criminalità organizzata alla cui lotta manca il coordinamento nazionale. Ma ricostruiamo brevemente la vicenda che ha portato a questo stato di cose. Frattasi era stato nominato da poco, nell’ottobre del 2022, ed aveva sostituito proprio Matteo Piantedosi, ora ministro dell’Interno, chiamato a più alti incarichi. Nel frattempo sono cominciati a rifioccare gli omicidi e sembra di essere tornati ai tempi della Banda delle Magliana e delle serie criminali come Suburra.

Durante il periodo di Frattasi ci sono stati diversi omicidi come quello del dicembre 2022 a Fidene, zona Roma Nord, dove un membro di un consorzio ha ucciso tre donne in una riunione consortile. Nel novembre 2022 c’era stata la vicenda del serial killer delle prostitute nel quartiere di Prati e l’ultimo dell’anno l’aggressione alla stazione Termini a coltellate ad una turista israeliana da parte di uno squilibrato barbone polacco, mentre l’8 marzo a Casal de’ Pazzi, zona Rebibbia, due killer uccidono il muratore rumeno Mihai Stefan Roman (33) con modalità che rimandano alla esecuzione del pizzaiolo rumeno Adrian Pascu (30), delitti maturati nell’ambito dello spaccio di droga. Tutti reati che hanno destato allarme pubblico nella popolazione.

Probabilmente questi fatti criminali sono costati il posto a Frattasi, ma ora di tempo ne è passato parecchio ed urge un sostituto. Il sindaco Roberto Gualtieri e il questore Carmine Belfiore hanno bisogno di un punto di riferimento certo a livello nazionale, cosa che l’ex ministro ha fatto più volte notare. Ma, come dicevamo, non c’è solo la criminalità da combattere. Ieri c’è stata la partita di calcio di ritorno dell’Europa League Roma – Feyenoord (per la cronaca terminata 4 – 1 per i giallorossi) e nella notte ci sono stati molti problemi di ordine pubblico da gestire. Ad esempio, al Colosseo, si sono verificati scontri tra tifosi con la polizia e le forze dell’ordine hanno dovuto respingere 200 ultrà olandesi del gruppo VaK Z, che sono giunti a Roma nonostante il divieto di trasferta, magari per replicare la vandalizzazione della Barcaccia a Piazza di Spagna del febbraio 2015.

La Digos si è attivata comunque per individuare preventivamente eventuali infiltrati e i danni sono stati contenuti. Per fortuna ieri la situazione è stata tenuta sotto controllo. Ma ora il tempo è scaduto e il Consiglio dei Ministri deve nominare un nuovo prefetto per Roma, anche in vista del prossimo 25 aprile, come ha richiesto Alfonso Sabella, magistrato ed ex assessore alla Legalità nella giunta Marino.

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