Salvini: "Lega elemento di stabilità". E sfida Meloni, ma senza Fedriga

Il Carroccio lancia un tour in venti tappe partendo da Roma, messaggio alla convention milanese di FdI

Politica
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Ucraina e governo, Salvini: "Lega elemento di stabilità, l'Italia cerchi la pace"

"Gli italiani e gli europei vogliono la pace: la Lega ed io personalmente siamo pronti ad ogni sforzo e ad incontrare ogni possibile interlocutore". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista al Corriere della Sera. "Con un'iniziativa europea che parta dai tre grandi Paesi fondatori dell'Unione: Italia, Francia e Germania. L'Italia ha l'autorevolezza per farsi promotrice di questa iniziativa, con l'obiettivo di spingere le parti a negoziare", prosegue. I 5 Stelle chiedono di votare sul discorso che il premier Draghi farà al Senato il 19 maggio. "Quando il Parlamento si esprime è sempre positivo, tuttavia in un momento difficile come questo la Lega intende proporsi come un elemento di stabilità - continua Salvini - Riteniamo giusto innanzitutto sentire cosa ha da dire il presidente del Consiglio, e comprendere qual è la sua strategia circa la 'postura' che l'Italia dovrebbe assumere, nel caso in cui la guerra si prolungasse. Poi faremo le nostre valutazioni politiche".

A chi rinfaccia alla Lega ambiguità con la Russia, Salvini replica che "la nostra posizione è chiara: abbiamo condannato senza se e senza ma l'invasione dell'Ucraina. Abbiamo votato lealmente con il governo. La guerra ha cambiato rapporti e giudizi, ma occorre lavorare per ricostruire relazioni diplomatiche, commerciali, culturali. In questo seguiamo la miglior politica estera italiana dal dopoguerra fino a Berlusconi e Prodi. Sul fronte del centrodestra e del rapporto con Fratelli d'Italia aggiunge: "Io lavoro per unire, cercare cio' che ci avvicina, non ciò che allontana: uniti si vince e si cambia l'Italia. E lavoro da mesi per unire il centrodestra in Europa parlando con tutti, perché essere divisi fra popolari, conservatori e identitari diminuisce la nostra forza", conclude.

Salvini lancia la sfida a Meloni in 20 tappe partendo da Roma, ma senza Fedriga

Intanto, però, come spiega Repubblica, Salvini è pronto a lanciare la sfida a Meloni in venti tappe. "Venti appuntamenti in altrettante regioni, una sorta di congresso diffuso che però congresso non è: quello - confermano fonti del Carroccio - difficilmente si farà prima delle Politiche", scrive Repubblica, che però parla di un caso legato a Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia. "Quasi tutti i big schierati ai nastri di partenza di questo tour leghista lungo la Penisola. Con qualche eccezione fra i governatori che non è passata inosservata: non invitato Massimiliano Fedriga (ma «nessun caso», precisa lui), mentre Luca Zaia sarà in videocollegamento (come Giancarlo Giorgetti)".

Spiega ancora Repubblica che "«È l’Italia che vogliamo» comincia nella Capitale con un confronto fra dirigenti del partito ed esperti su sei temi (economia, giustizia, lavoro, geopolitica, energia e autonomia), in un programma compresso in una sola giornata che si conclude con l’intervento di Matteo Salvini". Una risposta anche al convention di Fratelli d'Italia a Milano.

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