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Affari di Genio
Come rendere utile il tempo al tempo del Corona

Anno 0 a.CV (avanti Coronavirus) 

“Vorrei più tempo per stare con i miei figli”

“Se solo potessi finalmente dedicarmi a fare un po’ di attività fisica”

“Metà dei libri che ho in libreria non li ho ancora letti… Adoro leggere ma non ho mai abbastanza tempo”

“Mi piacerebbe mangiare in modo più sano ma anche solo preparare la verdura… ci va un sacco di tempo”

“Ah quanto mi mancano i bei tempi in cui con le mie amiche stavamo ore a parlare di tutto e niente al telefono… oggi figurati che è tanto se ci sentiamo per gli auguri di compleanno e di Natale!”

“Certo che oggi se non sai almeno 2 lingue sei veramente tagliato fuori dal mondo del lavoro… peccato che non ho mai tempo per mettermi lì a studiare”

“Ecco, anche questo fine settimana non sono riuscita a fare pulizia nei 3 terabyte di foto che ho fatto negli ultimi anni… Ah i tempi in cui le foto si stampavano! Dico sempre che vorrei fare una selezione  e farmi uno di quei libretti di foto stampate ma non ho mai tempo”

Giorno 2 d.CV (dopo Coronavirus)

“Oddio non ne posso più di avere i figli a casa tutto il giorno”

“Non ne posso più di vedere serie su Netflix… le ho praticamente viste tutte”

“Mi sento soffocare a dover passare tutto questo tempo senza potermi muovere” 

“Non so come passare il tempo, non mi passa più, come ci arrivo ad aprile?”

Per non parlare poi di tutto il tempo che evidentemente le persone dedicano a scrivere le più inutili e sterili polemiche su Facebook o, peggio, mettendo a rischio la salute di chissà quante persone per la loro incapacità di fermarsi e trascorrere del tempo con sé stessi, i propri interessi e il proprio futuro.  

Sì, il futuro. Proprio quel futuro che in questo momento ci sembra così tenebroso e pieno di incertezze. 

Inutile nascondersi dietro un dito: nulla sarà più come prima. 

Al di là della questione sanitaria su cui non ho titolo per esprimermi (se non caldeggiare il più possibile a tutti di seguire le indicazioni per quanto stringenti e costose siano), economicamente è evidente che la situazione dei prossimi mesi, se non anni, sarà ancora più sfidante di quanto non lo sia mai stato forse dal dopoguerra in avanti. 

L’opportunità da non perdere

So che di questi tempi parlare di opportunità per molti può sembrare una forzatura positivista alla Pollyanna. Ma come diceva il buon Albert Einstein: meglio essere ottimisti e avere torto che essere pessimisti e avere ragione. 

In questo caso ottimismo non significa certo fingere che la situazione non esista o, peggio, buttarsi in festini e rave party in nome di una mal interpretata libertà personale. 

Ottimismo per me significa in questo momento come in ogni altro, puntare a vedere che cosa posso fare di utile per la mia vita, la mia azienda, il mio contesto. 

Significa dedicare energie e attenzione solo a ciò che posso controllare in prima persona. 

E la prima cosa che risulta evidente è che la quasi totalità di noi in questo momento ha una disponibilità di tempo enormemente maggiore rispetto alla vita a 300 all’ora che siamo abituati a vivere, non si sa bene correndo dietro a cosa a volte, e una entusiasmante possibilità di scegliere cosa farne. 

Per la prima volta costretta ad un fermo forzato di almeno 20 giorni, l’Italia si sta rivelando un paese con un dilemma inimmaginabile fino a solo qualche settimana fa: un’abbondanza di tempo a disposizione che molti onestamente dimostrano di non sapere come occupare. 

Proprio il tempo che, nel mondo moderno, era una di quelle cose che sembravano non essere mai abbastanza! E invece a scorrere le bacheche dei social in questi giorni, pare più che mai vero il vecchio detto che chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti…

Esplorare il secondo quadrante

Ci sono svariate teorie di gestione e ottimizzazione del tempo. Forse la più nota è quella di cui Stephen Covey parla nel suo “I Sette Pilastri del Successo”: i quadranti del tempo (o di Eisenhower). 

Si tratta di una tabella che ci aiuta a suddividere i nostri compiti, incrociando i concetti di urgenza e importanza. È composta da due righe e due colonne, che vanno a formare quattro aree o celle (o quadranti).

1. Quelli importanti e urgenti

2. Quelli importanti ma non urgenti

3. Quelli non importanti ma urgenti

4. Quelli non importanti e nemmeno urgenti

Nella vita ante-CV tutti noi abbiamo subito il fattore “urgenza” (la sveglia, un telefono che suona, le bollette da pagare, gli appuntamenti, le incombenze e tutte quelle cose che devi fare perché non possono essere rimandate, o comunque rimandarle richiede il pagamento di un prezzo) e abbiamo dovuto imparare la disciplina per ricavare delle energie e del tempo per quelle attività che migliorano la qualità della nostra vita e dei nostri risultati, ma che non sono urgenti. 

Spesso la maggior parte della nostra vita ci vede impegnati nel terzo quadrante, a stressarci dietro incombenze e attività che non ci rendono migliori o più felici e quando abbiamo del tempo libero sentiamo l’esigenza di stare un po’ nel quarto quadrante, quello dello svago, del ripristino delle energie mentali e fisiche. 

Chiaro che senza programmare, pianificare, studiare, allenarsi, prepararsi e anticipare i problemi, è facilissimo trovarsi nel primo quadrante, quello delle “crisi”, quando i problemi diventano così impattanti da non poter essere ignorati. Ecco, diciamo che tutte le cose importanti di cui non ti occupi diventano i problemi di domani, che ti impongono poi di dedicare tutto il tempo a tua disposizione per risolverli. A volte ci si riesce, a volte no. 

Troppo spesso quindi abbiamo relegato in minuscoli angoli di tempo le attività del secondo quadrante dicendo: “Non ho mai abbastanza tempo per fare quello che vorrei”.  

L’opportunità che intravedo in questa situazione è dunque proprio quella di trovare del tempo da passare nel “secondo quadrante”: dedicarsi alle relazioni importanti, allo studio, alla formazione, a progettare il futuro prossimo, allenarsi, meditare, scrivere, fare tutte quelle cose che rimandiamo sempre con la scusa del poco tempo a disposizione. 

Abbiamo 2, 3 settimane, forse 2 mesi per prepararci alle sfide che ci attendono alla fine di questo periodo. Qualcuno arriverà uguale a come è oggi, magari addirittura con meno energia, con meno soldi, con meno sogni. Chi userà bene questo tempo si sarà invece costruito un vantaggio competitivo straordinario. E sarà pieno di energia. E pieno di voglia di ricostruire, di ripartire, di spaccare!

Ecco, oggi il tempo ce l’hai. 

Per quanto possa essere dura, questo periodo non durerà in eterno. 

Torneremo presto o tardi tutti a rincorrere affannosamente le nostre agende sempre troppo piene e maledicendo la vita frenetica che ci impedisce di fare quello che è importante ma non urgente. 

Fai in modo di non perderti quest’occasione. Se li sfrutti a pieno, 20 giorni di “clausura”  passeranno in un volo. 

E mi raccomando #staiacasa #seguileindicazioni #nonsottovalutare. 

 

Massimo De Donno 
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni

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