Si chiamano European College of Veterinary Surgeons, oppure Veterinary Neurology oppure Veterinary Ophthalmology. Sono i temutissimi esami di specializzazione veterinaria per chi il titolo di laurea lo ha già acquisito. Divenuti dottori in veterinaria, una clinica può selezionarti su base curriculare e farti intraprendere un processo di specializzazione durissimo della durata di tre anni. È uno degli esami più difficili da sostenere. Per l'enorme mole di studio di cui è investito chi già pratica la professione. 

Immaginate una giornata tipo: un dottore veterinario si sveglia, fa colazione e si reca in uno studio medico.  Comincia già a praticare le cure.  Assiste e poi comincia ad effettuare interventi sotto ai ferri, di animali di piccola o grande taglia. Otto, nove di lavoro al giorno. Poi la sera il lavoro ricomincia: sui libri.

Un percorso di almeno 3 anni, dove un professionista deve fare circa 400 chirurgie suddivise per tipologie, sotto il controllo di un Supervisor. 

Inoltre durante questo periodo di preparazione un veterinario dovrà fare almeno cinque  pubblicazioni sulle principali cinque riviste scientifiche internazionali e aver parlato in almeno 5 congressi sempre a livello internazionale. 

Per prepararsi ad affrontare il programma, gli studenti devono studiare su cinque manuali: sono circa 2400 pagine, solo i primi due manuali. Il numero delle pagina totali supera anche le tremila unità.

Piccola nota a margine: i testi sono tutti in inglese.

Un veterinario quindi intraprende a tutti gli effetti un percorso da ricercatore.  Le sue giornate sono scandite da costanti sforzi d'apprendimento. Per comprendere e curare le patologie che intercetta sul lavoro, nel proprio studio medico; e aggiungervi lo studio teorico continuato, di sera. Una virata sull'infinito, in pratica. Guidati dal vento della passione, altrimenti la vita sarebbe un inferno, senza la motivazione. 

È  qui, quando si raggiungono questi livelli di formazione e d'ambizione professionale, che disporre di un metodo efficace diventa non solo necessario ma esiziale. Senza, si rischierebbe d'implodere.

 E il metodo Genio, improntato all'ottimizzazione soggettiva all'apprendimento, mediante le mappe mentali, la facilitazione alla memorizzazione rapida, fornisce un ausilio determinante. Generando un valore straordinario. Marco Valentini, assistente alla docenza negli uffici di Genio in 21 Giorni di Roma ha seguito proprio una di queste ragazze che, lavorando a Berlino, ed avendo frequentato il corso di preparazione all'apprendimento a Roma,  ha preparato l'esame teorico superandolo brillantemente. 

In questa conversazione, completamente in inglese, dimostrazione dell'alta formazione tecnica che hanno i formatori di Genio, Marco esplora con Kasia Thieme, la veterinaria che affrontato il durissimo corso di formazione,  il lungo percorso svolto a Berlino e preparato proprio grazie a Genio in 21 Giorni di Roma.

È, di fatto, un'eccellenza italiana che si manifesta ormai anche a livello internazionale. Un successo ottenuto valorizzando il merito e lavorando sull'autostima. 

Tutto made in Italy. Un'eccellenza italiana. 

Guarda il video 👉 https://youtu.be/qvF7_v4pFEo

Max Rigano