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Cronache dal mercato dell'arte
La contemporary art sposa la responsabilità sociale

Tra i 29 finalisti, artisti di scuola italiana, tutti rigorosamente under 40, ce n'è anche uno balzato recentemente alla cronaca, il 38enne catanese Alfonso Restivo, diventato noto per aver eseguito e pubblicato un ritratto di Matteo Salvini. Ma gli altri pittori, scultori e fotografi, arrivati, dopo una dura selezione (erano stati quasi 600 ad aver fatto richiesta di partecipazione) alle finali del “Ricoh”, sono tutti autori emergenti. Obiettivo del Premio, giunto alla nona edizione, è infatti quello di valorizzare i giovani talenti. Oltre a quello di creare un ponte tra contemporary art  e responsabilità sociale d'impresa. I partecipanti erano infatti chiamati a interpretare i valori di Ricoh, riassumibili nella formula: “Lo sforzo verso l’innovazione, che semplifica la vita e il lavoro, salvaguardando nel contempo l’ambiente e in generale i principi della responsabilità sociale d’impresa”.

Le opere dei finalisti sono esposte dal 20 al 24 maggio, presso lo Spazio Mostre N3 di Regione Lombardia, a Milano. Il Premio organizzato dalla filiale italiana della multinazionale nipponica, con la collaborazione di Regione Lombardia e Mondadori Retail e il patrocinio del Comune di Vimodrone si articola in quattro categorie:  pittura/disegno/grafica, fotografia/video/digital art, scultura/installazione, a cui si aggiunge una sezione “trasversale”, la Pop Art.

Una giuria, presieduta da Giorgio Grasso, critico e storico dell'arte, presidente della Fondazione italiana arte contemporanea, già curatore, presso la Biennale di Venezia, dei Padiglioni Italia (2011) e Armenia (2017), e composta da da esponenti del mondo dell’arte, della comunicazione, del business e delle istituzioni, stabilirà il vincitore assoluto e un vincitore per ognuna delle quattro sezioni. La premiazione avrà luogo il 5 giugno 2019, presso il Mondadori Megastore di Piazza Duomo (Milano).

Le cinque opere vincitrici (un vincitore assoluto e uno per ognuna delle quattro categorie in cui si articola il Premio) entrano a far parte della collezione d’arte Ricoh, nata nel 2010 con la prima edizione e allestita presso la sede di Vimodrone (Milano). Collezione che, con i lavori di quest'anno, è già arrivata a quota 38 opere.

La mostra presso gli Spazi espositivi di Palazzo Lombardia, con la partecipazione attiva della Regione, conferma una tendenza già in atto. Dopo anni di latitanza (o, almeno di scarsa presenza) pubblica nella contemporary art, Milano torna a ricercare un ruolo da protagonista anche in questo settore. Lo si era già visto, lo scorso inverno, con le mostre organizzate presso gli spazi comunali della Fabbrica del Vapore.

E, a proposito di artisti contemporanei, nel corso dell'inaugurazione della mostra, il 20 maggio, Ricoh premierà uno degli ambasciatori  della contemporary art italiana nel mondo, Lorenzo Marini. Il ceo di Ricoh Italia, Davide Oriani, consegna a Marini un importante riconoscimento denominato “Ricoh Master Type 2019”. l'artista ha infatti dato vita a un movimento, la Type Art, (presentato tre anni fa a Palazzo della Permanente, a Milano, e consacrato con la partecipazione alla Biennale di Venezia 2017), che pone attenzione all'estetica delle lettere e in generale dei segni grafici. Questi diventano autentiche opere d'arte. Un movimento che sublima quindi, a livello artistico i caratteri tipografici, con un legame naturale con la storia di Ricoh che ha avuto origine nel mondo della stampa.

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