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Lo sguardo libero
“Disabilità e lavoro sono un binomio possibile”

Dott. Cafaro,  a che punto siamo in Italia sul tema della disabilità nel mondo del lavoro?

La materia è ancora molto complicata e trova scarsi spazi.  Si parla spesso di disabilità solo dal punto di vista di problematiche quotidiane, che sono sicuramente importanti e per le quali vanno trovate delle soluzioni concrete, ma non tutto si può ridurre agli spostamenti in città o nei luoghi pubblici e al tema delle barriere architettoniche. Non si parla invece quasi mai del fatto che molte persone diversamente abili, sia con disabilità fisiche che psichiche, possono dare il loro contributo fattivo e importante nel mondo del lavoro ed essere assunte in Aziende o Enti pubblici, acquisendo una propria dignità, accrescendo la propria autostima e avendo  la possibilità di crearsi la propria indipendenza economica e la propria professionalità  sgravandosi molto spesso dal peso delle proprie famiglie che li assistono e li seguono quotidianamente .

Quale il quadro normativo rispetto al tema del lavoro?

Dal punto di vista della normativa italiana e di obblighi, il quadro attuale prevede che Aziende ed Enti Pubblici al di sopra dei 15 dipendenti siano obbligati dalla legge n.68/99  ad assumere una quota precisa di diversamente abili dalle liste di collocamento mirato. Se l'azienda o Ente supera i 50 dipendenti,  l'obbligo di assunzione di disabili è pari al 7% dell'intero organico di personale. Nella maggior parte dei casi sia le Aziende che gli Enti pubblici non assolvono alle legge n.68/99 e non assumono disabili secondo le quote di legge stabilite, pagando delle sanzioni piuttosto elevate quantificabili in circa 153 € al giorno per ogni giorno di mancata assunzione di un disabile. Non esistono dati ufficiali ma da stime approssimative , quello che oggi le Aziende italiane versano in sanzioni è di circa 15 Miliardi di euro e quello che verserebbero gli Enti Pubblici in sanzioni in Italia è di circa 7 Miliardi di euro , entrambe cifre approssimate per difetto .

Le aziende, private e pubbliche, dunque, sembrerebbero optare per pagare sanzioni rispetto ad assumere un disabile?

Il tema è complesso ma la soluzione è a portata di mano e per questa ragione che è nato il Movimento Disabili Art.14, Associazione apolitica e senza scopo di lucro che vuole aiutare  i disabili italiani a inserirsi nel mondo del lavoro. Il Movimento Disabili Articolo 14 ha infatti presentato al Governo una proposta di modifica di legge  con la quale si propone di eliminare le sanzioni per Aziende ed Enti pubblici  introducendo l’obbligo dell’Articolo 14 per tutti, estendendolo anche agli Enti Pubblici oggi esclusi. L’ articolo 14 è una soluzione già prevista che permette alle cooperative sociali di assumere i disabili per conto delle aziende obbligate. La cooperativa contemporaneamente attiva le assunzioni di persone disoccupate , giovani e professionisti che svolgeranno servizi presso le Aziende che firmano l’articolo 14. La modifica della legge n.68/99 con l’introduzione obbligatoria dell’articolo 14 potrebbe portare, a costo zero , alla creazione in due anni di 1 Milione di posti di lavoro per disabili e normodotati compresi giovani , disoccupati e over 50. Con questo obiettivo, il Movimento Disabili Articolo 14 si presenterà alle prossime Elezioni Europee con una Lista Civica di candidati disabili e normodotati.

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