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Politicamente scorretto
Mastrapasqua fu cacciato dall'Inps. Spoil system inaugurato da Monti
SCHIAFFO 2 - Tito Boeri, presidente dell'Inps. Non piace a nessuno di quelli al governo, a Matteo Salvini per primo. Invece di resistere meglio andare a casa subito. Le dimissioni sarebbero un bel gesto.

Il decreto "dignità" non giunge nemmeno sul tavolo del Quirinale per la firma del Capo dello Stato e "magicamente" compare una relazione tecnica in cui vengono previsti 80 mila posti di lavoro in meno in 10 anni.
Chi ha vergato quella relazione ? Chi ha predetto quei numeri?

Non è dato a sapersi, per ora.
Ma come era logico aspettarsi, si è scatenata una bufera politica e mediatica.
Di Maio contro il MEF, con il ministro Tria che difende i suoi tecnici smentendo quei dati e quell'accusa, tanto che nella mattinata di ieri viene scritta una nota congiunta in cui Tria e Di Maio si dicono intenti a ricercare "quella manina" che ha sciorinato quel dato; un dato che sarebbe stato estrapolato dalla sede centrale INPS.

Una ricostruzione che ha rinfocolato la "guerra" tra il Governo e il titolare dell'Istituto previdenziale, Boeri resosi protagonisti i giorni scorsi di uno scontro frontale con il ministro degli Interni, Salvini, a seguito delle dichiarazioni pro-immigrati (il calo degli immigrati sono un problema per le pensioni, in altre parole, solita tiritera - gli immigrati ci pagano le pensioni- così declamava Boeri).

Salvini "prevede" una prossima e imminente sostituzione di certi dirigenti ed ecco elevarsi una sequela di dichiarazioni a difesa del presidente Boeri e contro l'applicazione dello spoil system.
Lo spoil system, ovvero, la sostituzione dei dirigenti degli enti pubblici da parte del nuovo esecutivo-così come accade negli USA.

Peccato che lo spoil system voleva essere applicato anche dal governo tecnico Monti, e proprio iniziando col vertice dell'Inps.
Mastrapasqua entrò in rotta di collisione con l'esecutivo allorchè lanciò l'allarme per il dramma degli "esodati" creato dalla "fantasmagorica" riforma Fornero.

Secondo l'infallibile professoressa Elsa la quota esodati si sarebbe aggirata attorno le 60 mila unità, a differenza di quanto sostenuto da Mastrapasqua che indicò in 400 mila le persone coinvolte.Dopo 8 salvaguardie il numero totale delle vittime della Fornero sono 172 mila.

Passano gli anni, ma lo scontro politici-burocrati rimane inalterato. Unica differenza sono le tempistiche e le modalità.

Oggi i dati matematici (reali o presunti) vengono diramati ancor prima la firma di un decreto legge. Ieri, i dati giungono dopo qualche mese senza udire dichiarazioni politiche ideologiche contro l'operato del governo.

Quisquilie? Non direi, piuttosto elementi che fatti che ci fanno comprendere come sia urgente, tra le varie riforme da adottare, l'introduzione dello spoil-system anche in Italia con una serie di contrappesi inserendo organi di controllo autonomi. 

Massimo Puricelli
Castellanza (VA)

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decreto dignità





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