Cronache

Asma e BPCO: parte campagna "Applichiamoci per respirare meglio"

 

Milano, 20 mag. (askanews) - In occasione della Giornata mondiale dell'asma è partita la campagna educazionale "APPlichiamoci per respirare meglio", che ha l'obiettivo di sensibilizzare sui corretti stili di vita per prevenire e curare adeguatamente malattie respiratorie come l'asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Patologie che necessitano di diagnosi precoce e aderenza alla terapia. Ma la situazione nel nostro Paese presenta delle criticità, come ha sottolineato il dottor Francesco Paolo Lombardo, medico di medicina generale: "Noi - ha detto ad askanews - abbiamo un database nel quale registriamo i nostri dati, e questi ci dicono purtroppo che sia per l'asma sia per la BPCO l'aderenza terapeutica è bassissima, meno del 10% dei pazienti assume i farmaci per più dell'80% del periodo considerato. E allora bisogna fare qualcosa per invertire questo trend purtroppo negativo".Cominciando, come ha ricordato il dottor Carlo Lombardi, specialista in allergologia e malattie dell'apparato respiratorio, dalla consapevolezza dei pazienti. "Noi disponiamo di terapie potenti, innovative - ci ha detto -. Ma se non c'è un adeguato livello di educazione, di coscienza della propria malattia non andiamo da nessuna parte, quindi diventa molto importante il dialogo tra medico, paziente e altre figure che possono essere rilevanti, come quelle dei farmacisti o degli infermieri professionali".La campagna - promossa da FederASMA e ALLERGIE Onlus, Società Italiana di Pneumologia, Società italiana di Medicina generale, con il contributo incondizionato della casa farmaceutica Chiesi Italia - ha presentato tra le altre iniziative anche la app "Io Respiro", per monitorare l'intensità dei sintomi, l'impatto sulla vita quotidiana e le corrette indicazioni per seguire la terapia."Oggi - ci ha spiegato Raffaello Innocenti, direttore generale di Chiesi Italia - se pensiamo a quello che la digitalizzazione ci può offrire pensiamo a vantaggi di velocità, di scambio di dati e informazioni che solo dieci anni fa non poteva avvenire e siamo usciti completamente dalla logica della relazione medico-paziente semplicemente nello studio. Quello rimane, è un pre requisito, ma il digitale oggi ci offre una serie di soluzioni che rendono tutto molto più semplice"."E' chiaro - ha aggiunto il dottor Lombardi - che le app devono facilitare, semplificare, educare. E da questo punto di vista sicuramente l'applicazione Io Respiro che stiamo lanciando a livello nazionale può essere estremamente utile".Interessante anche notare come, in un mondo della medicina che, come tutta la società, cambia con grande velocità, le case farmaceutiche devono necessariamente allargare la natura del loro impegno, oltre i tradizionali spazi del business."E' un mondo molto 'oltre' - ha concluso Raffaello Innocenti - perché il nostro impegno è a 360 gradi e parte innanzitutto dal nostro statuto. Noi siamo oggi l'unica azienda farmaceutica che è una Società Benefit, questo vuol dire che è cambiato un paradigma, quindi non c'è solo una mission per il profitto, ma anche una con obiettivi chiaramente identificati per quanto riguarda la sostenibilità".Che, in questo caso, riguardano anche il sostegno a campagne di consapevolezza per chi soffre di malattie respiratorie croniche.